Bologna, 27 aprile 2022 - La festa selvaggia del 25 aprile al Pratello ha lasciato segni profondi sulla città oltre alle polemiche. Ma dopo il caos "c'è chi si prende cura di Bologna", rivendica l'assessore alla Manutenzione e pulizia del Comune, Simone Borsari, con un post su Facebook. Sono infatti scattate le pulizie straordinarie dopo il lunedì della Liberazione, per rimuovere sporco, cocci di bottiglia e graffiti.
"Tengo a ringraziare, di vero cuore, i referenti e gli operatori di Hera e coop Brodolini - prosegue Borsari - che per tutta la notte di lunedì 25 aprile hanno pulito, lavato e sanificato con grande attenzione piazza San Francesco e le strade di tutta la zona del Pratello, nell'ambito del potenziamento dei servizi ambientali che come Comune avevamo richiesto e coordinato".
25 aprile al Pratello, le foto del delirio
Una compilation di follia lunga un giorno e una notte: persone ubriache, vicoli diventati vespasiani a cielo aperto e pure un finto Spider Man che si è arrampicato sul portone della chiesa di San Francesco, comparso anche in un video.
Un lavoro "impegnativo e straordinario- aggiunge l'assessore- e alle 6 di ieri mattina i risultati si sono visti". Inoltre, da questa mattina, "grazie ai tecnici del nostro ufficio Manutenzione edilizia e agli operatori delle ditte appaltatrici del Global service- riferisce Borsari- abbiamo iniziato, su richiesta del sindaco Matteo Lepore, i lavori di rimozione delle scritte che imbrattano via del Pratello e alcune strade laterali".
L'Anpi: "Chi era al Pratello non conosce il valore del 25 aprile"
I responsabili "non conoscono il valore del 25 aprile e me ne dispiace molto", è perentorio il tono della presidente di Anpi Bologna, Anna Cocchi. "Credo che coloro i quali vanno al Pratello per il 25 aprile non ne conoscono il vero senso- continua la presidente- che è soprattutto rispetto per gli altri, mentre queste persone non hanno rispetto per nessuno e neanche per loro stesse, perchè quando si perde il controllo di sè attraverso l'abuso di qualunque sostanza, non ha rispetto nemmeno di sè". Ma Cocchi non ha ricette da dare per evitare situazioni simili anche in futuro: "Credo che non sia neanche compito mio. La città è ben amministrata e sono convinta che si troveranno le soluzioni, ma non sono in grado di darne. Lavorare sulla Costituzione, che indica percorsi di convivenza civile e rispetto, probabilmente potrebbe essere uno strumento per aggirare queste modalità"