Tratta più lunga e disguidi maggiori, corse aggiunte, ma più intasamenti. Sembra uno scioglilingua e, invece, è il tran tran quotidiano per i pendolari della linea Porrettana. I primi giorni di scuola sono iniziati con i treni che in mattinata avevano un ritardo minimo di 10’. Ad oggi il nuovo passate che prevede una linea unica dalla stazione di Pianoro a quella di Porretta si conferma un problema soprattutto nelle ore in cui la stazione di Bologna deve regolare un volume di traffico che è tra i più intensi anche a livello nazionale. E’ indubbio che questa nuova linea ferroviaria risolve parecchi problemi a chi abita in città, soprattutto ora che le strade principali sono occupate dai cantieri del tram, ma la tratta montana viaggia su un binario unico e al momento registra diverse difficoltà, a maggior ragione se si aumentano le corse. Va dato atto che il dialogo sempre aperto tra Città Metropolitana, Regione e Trenitalia-Tper sta cercando di risolvere le questioni più urgenti come le difficoltà che gli studenti hanno nel raggiungere le scuole. Ad esempio il treno delle 6.47 che parte da Bologna e che arriva a Porretta inizialmente non doveva fermare a Lama di Reno e di Pian di Venola, ma si è arrivati alla soluzione che il treno si fermerà alla prima, mentre per venire incontro alle esigenze di chi abita nella seconda sono stati variati gli orari di alcune corriere.
"La situazione nella quale ci siamo trovati e le soluzioni messe in campo - spiega la sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi che è anche consigliera delegata per la montagna in Città Metropolitana e presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino - dimostrano ancora una volta che il livello istituzionale più vicino alle esigenze dei cittadini è quello dei Comuni e della Città Metropolitana. Sarà per questo che nel futuro la Città Metropolitana avrà la possibilità di coordinare direttamente il sistema ferroviario metropolitano, come sottolineato dal sindaco Lepore. Sul problema nello specifico continueremo a chiedere il ripristino anche della fermata di Pian di Venola".
Toni diversi arrivano dal centrodestra. "Facciamo nostro quanto dichiarato dal viceministro Bignami – a parlare è la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti- e auspichiamo che il progetto delle tratte passanti venga rivisto dato che con l’apertura delle scuole i ritardi sono aumentati". Anche la Lega con il suo vicesegretario provinciale Matteo Di Benedetto si concentra sui ritardi: "Se reiterati creano la non accettazione da parte di datori di lavoro e dei presidi delle scuole, obbligando lavoratori e studenti a prendere il treno prima, sempre se si abita in prossimità delle stazioni. È uno scandalo che la Regione continui a fare spallucce".