Porretta saluta Giuliano Mazzini con la sirena della fabbrica Demm

Domani pomeriggio due suoni renderanno omaggio al dirigente dell’azienda che conquistò l’America

Migration

Domani alle 17 le sirene della Demm suoneranno due volte per 10 secondi. Questo il modo con cui l’azienda di Porretta Terme saluterà Giuliano Mazzini, lo storico dirigente che entrato nel 1953 come disegnatore, salutò la Daldi e Matteucci Milano come vicepresidente, avendo dato un respiro internazionale a questa officina. Contemporaneamente, in forma privata, i familiari depositeranno le sue ceneri nel locale cimitero.

L’ascolto di questo segnale acustico farà anche tornare indietro nel tempo tutto il circondario dato che fino agli anni ‘80 l’entrata e l’uscita degli operai erano accompagnate da questo rumore e, al di fuori del periodo estivo, tutta la vita del paese era scandita da questo rumore. L’ideazione di alcuni brevetti aveva consentito a Mazzini, deceduto a causa del Covid a 84 anni, di ricevere prima l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica e poi di Commendatore del Lavoro; dal punto di vista aziendale, negli anni ‘70 portò i ciclomotori e le motociclette della Demm negli Usa e in Danimarca, quando ancora le frontiere erano rigide e i modelli stranieri dovevano superare una serie di test tecnici e burocratici. Ogni volta che chiudeva un contratto importante era solito suonare l’armonica e nel 1976 per festeggiare l’approdo dello Smily, un ciclomotore a tre marce con il cilindro orizzontale, a New York, l’importatore gli chiese di ripetere questo rito davanti a Frank Sinatra che era ospite di questo evento.

Il suo lungo lavoro di ricerca e recupero di questo prodotto dall’azienda porrettana nel 2005 si era concretizzato con l’allestimento di un museo che è tuttora visitabile e che ha trovato nel figlio Mosè uno dei principali collaboratori. Ora spetta a lui e ai tanti appassionati della zona di tenere viva una storia che ha consentito a tanti montanari di non emigrare.

Massimo Selleri