REDAZIONE BOLOGNA

Porretta-Pianoro, FdI: "Troppi disservizi"

La consigliera Evangelisti: "Interesseremo i vertici di governo e Trenitalia". Ennesimo disagio sulla linea, restano a terra alcuni passeggeri .

I problemi sulla nuova linea ferroviaria che congiunge Pianoro a Porretta non finiscono, i ritardi sono all’ordine del giorno

I problemi sulla nuova linea ferroviaria che congiunge Pianoro a Porretta non finiscono, i ritardi sono all’ordine del giorno

Continuano i problemi sulla nuova linea ferroviaria che congiunge Pianoro a Porretta. I ritardi sono all’ordine del giorno e nell’accavallamento tra le varie corse non si capisce più se il treno scende o sale essendo il binario unico da lì in poi. Quello che è accaduto ieri mattina e Marzabotto è emblematico. A causa di uno spostamento, il treno delle 12.36 per Bologna è partito dal binario 1 invece che dal 2 e mentre il tabellone elettronico non registrava lo spostamento l’annuncio vocale lo illustrava solo alle 12.38 quando il treno non accettava più passeggeri. Rfi e Trenitalia-Tper si sono giustificate dicendo che vi era stato un primo annuncio vocale alle 12.33, ma cinque persone sono pronte a testimoniare il contrario. Una di queste ha preso la propria vettura per recarsi ad un appuntamento di lavoro e ne ha caricate altre due, che avevano premura di raggiungere Sasso Marconi.

I disagi anziché aumentare diminuiscono e Fratelli d’Italia ha deciso di avviare una vera e propria mobilitazione partendo dal livello locale per arrivare a quello nazionale, interessando anche i vertici Trenitalia.

"Continuiamo la raccolta firme per la sospensione della tratta Porretta-Pianoro e sabato saremo nuovamente a Porretta Terme – spiega la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti -. Visto che a livello locale si continua a promettere soluzioni che o non si trovano o non si applicano, abbiamo interessato già di ciò anche il viceministro alle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, sebbene la competenza risulti essere della Regione e della Città Metropolitana. La questione ha infatti prontamente formato oggetto di un confronto a seguito dell’inaugurazione dei treni Tper avvenuta lunedì tra lo stesso Bignami e l’amministratore delegato di Trenitalia, l’ingegnere Luigi Corradi. A livello Regionale ci riserviamo anche una valutazione legale rispetto alla introduzione di questa nuova tratta che troppo spesso non consente di usufruire di un pubblico servizio che dovrebbe essere garantito". In realtà la conclusione di qualsiasi confronto è molto semplice, fino a quando non ci sarà un raddoppio completo dei binari da Casalecchio di Reno a Marzabotto la linea ferroviaria non è in grado di sostenere il flusso di traffico che si pretende di far passare su quel percorso, una insistenza che, al momento, sta portando vantaggi a chi vive in città e parecchi disagi a chi abita in montagna.

Massimo Selleri