Monterenzio (Bologna), 24 giugno 2023 – Li chiamano ‘I magnifici sette’, i ‘Guadaioli’, c’è già chi in paese, a Monterenzio, propone che i loro nomi siano l’intitolazione di quello che verrà perché diciamolo sono gli eroi del paese: sono i cittadini, imprenditori, lavoratori di Monterenzio che, afferenti a sette ditte locali, in meno di una settimana, sono riusciti a dare vita al guado di cemento armato che permetterà di riunire finalmente Monterenzio.
Il paese tornerà quindi ad essere collegato a quelle frazioni che da più di un mese sono isolate a causa delle frane che hanno spezzato la strada principale, la sp7 Idice la cui riapertura, ad ora, è lontana. Loro, questi sette imprenditori, che prima di tutti sono cittadini di Monterenzio, hanno ridato non solo una via veloce a tutti gli abitanti che quotidianamente si spostano per esigenze lavorative e familiari, hanno ridato forza e speranza, con questo lavoro, alle importanti aziende che erano rimaste dall’altra parte e, soprattutto, hanno ridato gioia alla cittadinanza.
Sono le ditte di Luca Pagani, di Alberto Marzaduri, di Lorenzo Pagani, di Luca Vanti, la Edil Alvisi, la Morara service e i Fratelli Pellicciari, non contando tutti quelli che li stanno fattivamente aiutando, giorno dopo giorno. L’idea del guado viabile tra la piscina comunale e il campo da calcio, a lato di quella che era la sp7 e che ora è una voragine, è stata data più di un mese fa da costruttori e geometri della zona, tra cui Silvio Albertazzi ed il Comitato creatosi post alluvione. "Ci dicevano che l’idea non andava bene, che non sarebbe servito e invece, dopo le insistenze nostre e dei cittadini, il Comune ci ha dato l’ok e ci siamo messi al lavoro. Domani (oggi, ndr ) consegneremo il guado fatto e finito al Comune, nella speranza che lo collaudi e lo renda agibile presto, prestissimo", raccontano.
Il via libera è arrivato a seguito delle due, accese, riunioni tenutesi la scorsa settimana tra l’amministrazione e il Comune durante le quali, a favore del guado stesso, intervenne anche il consigliere regionale Marco Mastacchi. "Si tratta di una soluzione, quella che abbiamo creato, ben più che temporanea. Darà sollievo alla viabilità e sarà una valida alternativa anche quando la SP7 sarà utilizzabile di nuovo. Che non si azzardino a dire che quando non servirà più la butteranno giù – continuano i lavoratori del guado –. Si tratta di una struttura in calcestruzzo, con soletta armata, con una carreggiata che permetterà di essere viabile a doppio senso di marcia e anche da parte di mezzi pesanti. Queste, però, sono cose che deciderà il Comune. Noi lo abbiamo costruito per far sì che sia davvero sfruttabile al massimo e da tutti. Ora sta al Comune aprirlo alla cittadinanza il prima possibile. Noi lo abbiamo fatto per la nostra Monterenzio e per tutti i nostri concittadini e lavoratori della zona". Rimane, però, la preoccupazione per tutte le strade franate, sul territorio, e che non si sa quando verranno sistemate. La Città metropolitana ieri ha annunciato un pacchetto di interventi in somma urgenza, in attesa che il governo intervenga per stanziare fondi di copertura.