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Ponte Da Vinci a Sasso Marconi: come viene distrutto il sostegno in calcestruzzo

La grande opera è chiusa da due anni per via di alcuni danni ai piloni. Partono le fasi di ‘decostruzione’

Bologna, 27 febbraio 2023 – Grandi manovre sul ponte Da Vinci a Sasso Marconi. I lavori sull’opera, chiusa da due anni a causa dell’aggravarsi delle condizioni dei piloni in cemento armato, arrivano a uno snodo fondamentale.

Ponte Da Vinci a Sasso Marconi: via alla fase più delicata del cantiere
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In particolare, questa fase dei cantieri, ora in corso dal lato opposto rispetto alla ferrovia, consiste nella rimozione parziale della struttura di sostegno del ponte (ovvero l'impalcato esistente in calcestruzzo armato) grazie all'utilizzo di due gru di grandi dimensioni che vanno a sezionare e rimuovere le parti dell'impalcato che successivamente saranno ricostruite in struttura mista acciaio-calcestruzzo. Per la realizzazione dell'intervento è stato designato come commissario straordinario di Governo, l'ingegner. Eutimio Mucilli, direttore Investimenti e Realizzazione di Anas.

Un cantiere da 21 milioni di euro

Il ponte di Sasso Marconi è al centro di una importante manutenzione che vede un investimento di 21 milioni di euro e oggi al sopralluogo di Anas sul cantiere dei lavori ha preso parte anche il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bugnami, accompagnato dall'ad di Anas Aldo Isi, dal responsabile St Emilia Romagna Aldo Castellari e dal sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggiani.

C'era anche Marta Evangelisti, capogruppo Fdi in Regione Emilia-Romagna, che riferisce di aver visto "un cantiere davvero dinamico, allineato nella tempistica dichiarata dal progetto, in cui lavora peraltro una ditta della nostra regione e dal quale emerge la volontà di restituire un'opera perfettamente funzionale. Dopo tante vicissitudini ritengo che finalmente si sia nella direzione giusta per risolvere un problema infrastrutturale che ha penalizzato e penalizza tutta la viabilità e quindi quotidianità, economia e turismo di tutta la vallata del Reno e non solo".