Ponte-condotta sul Reno per dissetare la pianura: "Un progetto visionario"

La presidente della Bonifica Renana Valentina Borghi: "Questo intervento adegua la disponibilità idrica alle attuali condizioni di cambiamento climatico" .

Ponte-condotta sul Reno per dissetare la pianura: "Un progetto visionario"

Ponte-condotta sul Reno per dissetare la pianura: "Un progetto visionario"

Un ponte - condotta idrica e pista ciclabile a Trebbo di Reno intitolato a Francesca Dallabetta. Era ingegnere idraulico e direttrice dell’area tecnica del Consorzio della Bonifica Renana, prima donna ingegnere capo nel sistema nazionale delle bonifiche, scomparsa prematuramente nel gennaio scorso a 61 anni e che si dedicò anima e cuore a quest’opera. E ieri mattina, in via Lame, è stata inaugurata l’imponente manufatto che attraversa il fiume Reno. Un intervento progettato e realizzato dal Consorzio della Bonifica Renana per rendere disponibile acqua rinnovabile di superficie alla pianura a sinistra del fiume che ne è del tutto priva durante l’estate.

Alla condotta è abbinato un ponte ciclo-pedonale sul fiume Reno che connette le ciclabili locali con la ciclovia del Reno. "La condotta – ha spiegato Paolo Pini, direttore generale della Bonifica Renana, nel convegno che ha preceduto il taglio del nastro – è in grado di fornire, ogni anno, fino a 25 milioni di metri cubi d’acqua di superficie rinnovabile a zone oggi prive di risorsa stabile. E questo grazie all’integrazione di fonti diverse: principalmente dal Po e dal riuso delle acque depurate. Questo consente di evitare l’impoverimento delle falde tramite i pozzi e riduce il problema della subsidenza che affligge la sinistra del Reno".

"Questo intervento – ha aggiunto nel suo intervento Valentina Borghi, presidente del Consorzio – è frutto di una visione di sistema e attenta al risparmio idrico. Questo l’approccio che ha caratterizzato la progettazione della Bonifica Renana per adeguare la disponibilità idrica bolognese alle attuali condizioni di cambiamento climatico e aumentare la capacità di resilienza del territorio".

Il progetto del ponte carrabile si è classificato al primo posto nella graduatoria nazionale di finanziamento del ministero dell’Agricoltura nell’ambito del Piano di sviluppo rurale 2014-2020. E si è aggiudicato un finanziamento pubblico di 11.788.000 euro. All’inaugurazione del ponte erano presenti anche Irene Priolo, vicepresidente della Regione, Francesco Vincenzi presidente dell’Associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue, rappresentanti delle organizzazioni agricole, di Hera, della Città metropolitana e i sindaci Giampiero Falzone di Calderara di Reno e Belinda Gottardi di Castel Maggiore.

"L’idea del ponte ciclabile – ricorda Gottardi – nacque da noi. Io ero assessora all’epoca e si ragionava su una pista ciclabile in quella zona. E azzardammo di mettere quel tratto sul ‘tubone’, così è chiamata anche l’opera. E adesso, oltre all’aspetto idraulico, il ponte carrabile ha collegato una serie di piste ciclabili che arrivano su altri territori compresa la Golena San Vitale a Calderara".

"Un intervento questo – afferma Falzone – che restituisce una visione di insieme sempre più necessaria nell’affrontare le sfide che ci attendono. Benefici ambientali, risparmio idrico e mobilità sostenibile sono solo alcuni punti chiave che questa opera rappresenta. E che, giustamente, è stata intitolata a Francesca Dallabetta, direttrice dell’area tecnica della Bonifica Renana, recentemente scomparsa, che ha messo tutta la sua visione in questa opera".

Pier Luigi Trombetta