Dal prossimo anno scolastico anche il polo d’infanzia Di Vittorio, a San Lazzaro, torna a gestione diretta comunale. L’amministrazione ha voluto assumere il personale necessario a condurre il polo di via Poggi, dopo un periodo di transizione, in cui la gestione era stata affidata in appalto.
Il percorso di reinternalizzazione è cominciato nell’estate del 2022, quando si è svolto il concorso per due educatrici di nido, assegnate al polo Lodi, in via Fornace. Qui già in questo anno scolastico quindi si era compiuto il passaggio la gestione diretta, superando il ricorso ai contratti di somministrazione e combattendo il precariato. Ora il percorso prosegue per il polo Di Vittorio, con l’assunzione di sei educatrici nido e 1 insegnante di scuola dell’infanzia, per completare l’organico ed avere tutto personale pubblico assunto.
"Il progetto dei Poli 06 è stato introdotto nel 2018 e da allora è in crescita e in evoluzione - spiega la vicesindaco e assessore alla Scuola Benedetta Simon -. Gli anni della pandemia non sono stati semplici per i servizi educativi e siamo consapevoli che il lavoro per la qualità deve essere costante. C’è bisogno di grande professionalità del personale per dare stabilità al progetto e gambe per il futuro".
Il polo Di Vittorio ha una sezione di nido (13 anni) e una di infanzia (36 anni) per un totale di spazio per 46 bambini circa. Il polo Mario Lodi ha due sezioni di nido e una di infanzia, per un totale di 65 bambini circa.
La Simon, poi, specifica: "In termini di costi per il Comune l’operazione è praticamente a saldo zero, perché la spesa per l’appalto sarebbe stata circa uguale. Ma cambia molto sul piano amministrativo e sopratutto il personale va a migliorare la propria situazione contrattuale. Abbiamo già iniziato lo scorso anno con il concorso per due assunzioni al polo Lodi e ora completiamo, dunque, con sette assunzioni per il Di Vittorio. A settembre due poli del territorio avranno personale dipendente pubblico. E a chi pensa sia una scelta in contro tendenza dico che è una scelta mossa dalla volontà di investire nell’innovazione dei servizi".
Zoe Pederzini