"Ce la faremo". Più che uno slogan ormai è un mantra quello che il presidente della PolMasi Andrea Ventura, ha rilanciato quasi ogni giorno per tutto il mese ormai trascorso dall’alluvione della notte tra il 19 e il 20 ottobre nel descrivere prima i danni arrecati dall’allagamento (il terzo dalla sua inaugurazione nove anni fa) della moderna palestra Gimi, e del vicino Pala Cabral: il palazzetto dello sport in gestione alla società di scopo che riunisce polisportive e società agonistiche e amatoriali della cittadina sul Reno per il basket, la pallavolo, la ginnastica artistica. Tutta l’area della cittadella compresa tra via Allende, Ronzani e il corso del fiume, è andata sott’acqua. E non per un’esondazione del Reno, bensì per i fiumi di acqua e fango confluiti dalla collina e dalle alture circostanti. In poche decine di minuti l’ondata si è riversata nelle due strutture principali. La partita di basket è stata sospesa e il parquet danneggiato in modo irreparabile. Impianti elettrici e termici sono stati rovinati, le attrezzature rese inservibili.
Gravissimi anche stavolta i danni arrecati alla palestra Gimi, alla palestra attrezzata, all’impianto elettrico e soprattutto allo spazio dedicato alla ginnastica artistica, dove solo negli ultimi giorni è stato possibile lo svuotamento delle ‘buche’ per i cuscini in gommapiuma trasformate in piscine di acqua e fango.
Nel frattempo alcuni spazi sono stati riaperti agli iscritti, e i danni complessivi, la cui stima provvisoria potrebbe avvicinarsi ai 100mila euro, si sommano al mancato uso da parte dei soci. "Una squadra incredibile si è attivata immediatamente. Con stivali e badili, pronti a non perdersi d’animo e a dare una mano e sta andando avanti così da un mese – dice Ventura – Non perdiamo la fiducia, perché questo è il momento di avere una visione per il futuro. Ce la faremo? Sì, ce la faremo".
g. m.