REDAZIONE BOLOGNA

Poliziotto morso da un 30enne senza biglietto in stazione a Bologna

Cinque i giorni di prognosi. L’appello del Sap: “Ennesima aggressione: chi non ha titolo non deve poter accedere ai binari”

Bologna, 3 marzo 2023 – Ennesima aggressione ai danni di un poliziotto ieri in stazione. Un ghanese di 30 anni, regolare sul nostro territorio è stato denunciato dalla Polfer per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale per aver morso la mano l’agente che lo aveva fermato per controllare il biglietto, di cui era sprovvisto, mentre stava salendo su un treno regionale. Il poliziotto ha avuto una prognosi di 5 giorni e immediato è arrivata la denuncia del Sap attraverso il segretario Tonino Guglielmi.

"Siamo alle prese con l’ennesima aggressione – scrive Guglielmi in un comunicato – avvenuta in ambito ferroviario ai danni di un poliziotto. E’ giunto il momento di far seguire alle promesse i fatti perché non siamo disposti a tollerare oltre. Ieri un collega di pattuglia, durante quello che sembrava un normale controllo, è stato aggredito e morso ad una mano da parte di un uomo sprovvisto di titolo di viaggio e che quindi non aveva  diritto di trovarsi a bordo di un treno”.

"Abbiamo chiesto tavoli di confronto – continua il comunicato del Sap – abbiamo partecipato a comitati, ascoltato proclami a mezzo stampa e progetti vari che promettevano sicurezza per gli operatori delle forze dell’ordine e personale delle Ferrovie dello Stato e invece nei fatti non è stato attuato nulla. Denunciamo queste aggressioni da troppo tempo e se oggi parliamo di un morso domani potrà accadere altro e, nel frattempo, si sta lasciando che la sicurezza delle poliziotte e poliziotti sia messa a rischio così come la loro incolumità”.

"Chi non ha titolo non deve poter accedere alla stazione o ai binari – è la proposta di Guglielmi –. O si prendono provvedimenti immediati e si danno risposte vere o siamo disposti a qualsiasi iniziativa e manifestazione a tutela della sicurezza degli operatori di Polizia. Non tollereremo oltre”. 

Sulla vicenda interviene anche il Siulp. «Abbiamo assistito – tuona il segretario provinciale Amedeo Landino – a tanti proclami, ma di concreto non c’è stato niente. Ci chiediamo a questo punto che valore abbia l'incolumità e la sicurezza degli agenti. Abbiamo bisogno di misure concrete: mettere i tornelli non risolve del tutto il problema, ma sicuramente lo arginerebbe. Tutte le stazioni delle grandi città sono dotate di questi dispositivi, mentre a Bologna ancora non ce n’è traccia. Non possiamo continuare così, servono al più presto misure concrete perché gli agenti devono poter lavorare in tranquillità e sicurezza».