Bologna, il sindacato di polizia lancia l’allarme: “Turni estremi per il Reparto mobile”

Siulp all’attacco, il segretario Landino: “Stiamo contestando alcune scelte gestionali fatte dalla direzione che, oltre ad andare in violazione delle più basilari norme del buon senso e della dignità del lavoro, rischiano di diventare pericolose per l’incolumità del personale”

Il sindacato di polizia Siulp lancia l’allarme per le condizioni di lavoro dei colleghi del Reparto mobile (foto d'archivio)

Il sindacato di polizia Siulp lancia l’allarme per le condizioni di lavoro dei colleghi del Reparto mobile (foto d'archivio)

Bologna, 7 giugno 2024 – Il sindacato di polizia Siulp lancia l’allarme per le condizioni di lavoro dei colleghi del Reparto mobile. Costretti, come spiega il segretario Amedeo Landino, a turni “estremi”. “Sono ormai alcuni mesi - dice Landino - che stiamo contestando alcune scelte gestionali fatte dalla direzione del VII Reparto Mobile che, oltre ad andare in violazione delle più basilari norme del buon senso e della dignità del lavoro, rischiano di diventare pericolose per l’incolumità del personale. Proprio giovedì avevamo manifestato forte disappunto per l’organizzazione del servizio di ordine pubblico fuori sede a Vicenza. Infatti, un contingente di 40 uomini è stato inviato da Bologna in data 5 giugno, con inizio servizio alle 14:30, per andare a svolgere un impiego serale a Vicenza, per un incontro di calcio. Il Siulp, a più riprese, ha sollecitato la Direzione e l’attuale Dirigente del VII Reparto Mobile a rivedere la scelta organizzativa che prevedeva il rientro in sede al termine del servizio, senza possibilità di pernottare. Nulla da fare, nessun margine di revisione della decisione per i 40 uomini del Reparto di Bologna, nessun ascolto delle esigenze rappresentate. Peccato che il contingente, dopo aver cenato fuori dalle previste fasce fisiologiche, ma questo è il meno, è stato messo in libertà all’una di notte e costretto a rientrare a Bologna, nonostante Vicenza disti 150 chilometri dalla Caserma Smiraglia. Per cui, grazie alla decisione di imperio del Dirigente del VII Reparto Mobile, un servizio iniziato alle 14:30 è terminato alle 3:30 del mattino successivo. E come non definire questa una scelta scellerata?”. Landino chiede poi “Con quale coraggio si può chiedere al personale con mansione di autista di guidare per 150 chilometri dopo aver svolto già 10 ore di lavoro? Tutto ciò non può e non deve trovare giustificazione. Le colleghe ed i colleghi hanno il sacrosanto diritto di essere considerati come professionisti dell’ordine pubblico e non numeri o caselline gestite con approssimazione ed indifferenza per la loro incolumità. Su tutto ciò abbiamo già interessato la Segreteria Nazionale affinché porti il nostro appello ai massimi livelli Dipartimentali, poiché non è così che si gestisce un Reparto Mobile”.