Bologna, 8 ottobre 2018 - Nascere al Sant’Orsola non sarà più come prima: otto nuove sale per il travaglio e il parto; un nuovo Pronto soccorso ostetrico e ginecologico e un nuovo blocco operatorio ginecologico con quattro sale rese possibili grazie alla costruzione di una nuova ala del padiglione 4 (VIDEO) che affaccerà su via Albertoni, dalla quale si potrà accedere al Pronto soccorso ostetrico e ginecologico.
E ancora: l’unificazione di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale, l’adeguamento del comparto operatorio di Pediatria e della Terapia intensiva e Rianimazione pediatrica(entrambi al padiglione 13). I posti letto riqualificati saranno, con questi primi due stralci, indicativamente 100.
Dopo il via libera di Soprintendenza e Comune, il nuovo Polo Materno Infantile del Policlinico Sant’Orsola (FOTO) comincia a prendere forma: una vera rivoluzione, a misura di mamme, di bambini e di chi ci opera, per una realtà che è già punto d’eccellenza della sanità regionale e nazionale. Entro novembre sarà completata la progettazione esecutiva per i primi due stralci dei lavori che partiranno entro novembre 2019.
Una maxi operazione da 41 milioni di euro con un forte finanziamento della Regione. Alla gara per affidare la progettazione esecutiva avevano partecipato 65 studi professionali e liberi professionisti, riuniti in 11 raggruppamenti. Il 13 ottobre dell’anno scorso i lavori sono stati affidati al Consorzio stabile Mythos. Il progetto è stato presentato in Regione, approvato dalla Soprintendenza a Roma e nelle scorse settimane ha ottenuto il via libera anche dai Vigili del Fuoco e dal Comune di Bologna. Per affidare i lavori manca ora solo l’autorizzazione sismica, attesa entro novembre; dopo di che potrà partire la gara per affidare l’opera. L’inizio dei lavori è previsto a novembre 2019 e la conclusione a giugno 2023.
A luglio scorso, la Giunta di viale Aldo Moro ha assegnato 17 milioni con cui si è dato il via alla progettazione per i lavori di adeguamento di degenze e ambulatori nel padiglione 5 (Nuove Patologie) e nel complesso dei padiglioni 25-27-28 (Polo Multifunzionale): opere che consentiranno di riqualificare 36 ambulatori e 228 posti letto.
Al contempo, il policlinico di via Massarenti ha ultimato la nuova sede del Centro Trapianti e degli ambulatori del Trasfusionale, mentre stanno per essere inaugurate le nuove sedi di Diabetologia e delle Malattie del metabolismo e nutrizione. Lavori in corso, invece, negli ambulatori di Pneumologia e Insufficienza intestinale cronica benigna.
Procede, quindi, l’attuazione del cosiddetto “Piano Direttore”, il master plan che impiegherà 120 milioni provenienti dalla Regione per realizzare nuovi padiglioni e ammodernare quelli esistenti, migliorando ulteriormente la qualità dell’accoglienza: tra cinque anni, al termine dei lavori, saliranno a 240 mila, sui 385 mila totali, i metri quadrati di ospedale riqualificati o di nuova costruzione, e saranno raddoppiati, portandoli dagli attuali 500 a 1.000, i posti letto totalmente rinnovati, che diverranno quindi il 70% dei totali (1.410).
“Alla fine del 2017- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- avevamo annunciato 120 milioni di euro di investimenti per il Sant’Orsola del futuro. A meno di un anno di distanza, vediamo i risultati. Le sfide che attendono la sanità non saranno facili. Anche per un sistema sanitario, come il nostro che già compete con le più avanzate esperienze europee. Per questo continuiamo ad investire risorse straordinarie per costruire, ove è necessario, nuovi ospedali, o per ammodernare e riqualificare i complessi esistenti. Credo che il Polo Materno-infantile del Sant’Orsola, oltre ai tanti interventi già realizzati, in corso e futuri, ridisegnerà una parte importante della sanità di questa città e di questa regione”.
Per il magnifico Francesco Ubertini, “questo è un investimento di portata storica. Sono particolarmente soddisfatto che sia quella del Materno infantile la prima realizzazione. Per noi rivestirà poi particolare importanza anche la Torre Biomedica, un edificio pensato per accogliere infrastrutture tecnologicamente avanzate e per incentivare la collaborazione interdisciplinare”.
“Le riqualificazioni che sono state realizzate durante quest’anno- spiega il direttore generale del Policlinico Antonella Messori - sono utili per migliorare l’operatività quotidiana del nostro Policlinico, ma sono anche propedeutici ai lavori ben più consistenti che dovranno essere realizzati grazie ai finanziamenti regionali”.