Accuse incrociate al veleno alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti, la Turrita d’argento, a tre parenti delle vittime delle stragi. Il centrodestra diserta in massa l’aula del Consiglio comunale di Bologna. E, in un attimo, quella che doveva essere una giornata di festa all’insegna della memoria e della compattezza, oltre ogni opinione politica, si trasforma in una polemica di fuoco. "Hanno un rapporto malato con la storia", le parole del sindaco all’indirizzo dell’opposizione. "Una polemica sterile. A strumentalizzare le vittime delle stragi è proprio chi oggi fa questa polemica", la risposta del centrodestra, secondo cui l’assenza di ieri non è stata affatto frutto di una scelta. Impossibile, ieri mattina, non notare i banchi del centrodestra rimasti vuoti. E, mentre si susseguivano i discorsi di Paolo Bolognesi (2 agosto 1980), Daria Bonfietti (Ustica) e Rosanna Rossi Zecchi (Uno Bianca) montava anche la rabbia per l’assenza totale dell’opposizione di centrodestra, proprio nei giorni della polemica dopo le marce neofasciste su Bologna e Brescia. "C’è una strategia precisa per aumentare la tensione nel nostro Paese", aveva detto il sindaco Matteo Lepore due giorni fa. Concetto rilanciato da Bolognesi durante la cerimonia di ieri: "La strategia della tensione non è mai finita". "È molto triste – le parole a caldo del primo cittadino bolognese, a margine dell’iniziativa –, purtroppo ormai ci siamo abituati a questa assenza. Avrebbero fatto bene invece a essere presenti qui oggi. Mi pare che la destra preferisca fare altro che ricordare cos’è successo in questo Paese – incalza Lepore –, evidentemente hanno un rapporto malato con la storia e penso che dovranno affrontarlo, farebbe bene alla democrazia se anche la destra italiana riconoscesse quello che è stato".
Di quest’assenza "dispiace, è un’occasione persa", commenta Bolognesi. "È un problema loro – attacca Bonfietti –, su quell’aereo c’erano 81 cittadini italiani. Ho sempre cercato verità e giustizia per i familiari di questi 81 cittadini di tutta Italia, di tutti i partiti e di tutte le opinioni politiche. Non c’è mai stata la possibilità di pensare in altro modo, se non che l’obiettivo fosse raggiungere la verità e la giustizia per tutti". Rincara la dose l’europarlamentare ed ex governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, presidente Pd: "Un atto irrispettoso non soltanto verso le vittime e i loro familiari, ma verso la città".
Tutto il contrario secondo Nicola Stanzani (capogruppo bolognese di Forza Italia), per cui questa polemica "non è rispettosa dei morti e viene da chi governa la città. Noi non abbiamo problemi con la storia. Ho paura che invece tutto questo insistere sui problemi del centrodestra sia per nascondere i problemi della sinistra, di gestione della città e rimpasto della giunta". "Stiamo parlando dell’assenza in una giornata in cui di solito non siamo nemmeno operativi a Palazzo – spiega Francesca Scarano (alla guida di Fratelli d’Italia a Bologna) –. Dispiace per questa polemica sterile, fuorviante, fuori luogo". "Ennesima polemica vuota. Il sindaco continua a occuparsi di situazioni che non riguardano i bolognesi", commenta Matteo Di Benedetto (Lega).