FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Più furti e violenze, i dati del 2024. Carabinieri, stretta sulle baby gang

Il generale Bramato fa il punto sull’anno in chiusura: "Pronti a lottare contro bullismo, droga e reati di genere"

Furti e violenze sessuali in aumento, ma cresce anche il preoccupante fenomeno delle gang di ragazzini armati di coltello. Il 2024 in chiusura è stato particolarmente intenso per le attività dell’Arma dei carabinieri: oltre all’attività di routine, ci sono stati in città ben due drammatici incidenti sul lavoro (ad aprile l’esplosione della centrale idroelettrica sul lago di Suviana, con sette vittime, e a ottobre quella nella sede di Toyota a Borgo Panigale, due morti), l’alluvione a ottobre, vari blitz anti-droga, quello recente contro un gruppo di giovanissimi presunti jihadisti. E siccome la lotta alla criminalità non si può fermare, le battaglie del 2025 sono già state individuate. Fa il punto il generale Ettore Bramato, guida del Comando provinciale.

"Tre sono gli obiettivi che ci siamo delineati per il prossimo anno – fa sapere –: contrastare e prevenire violenza di genere, droga e bullismo. Per quanto riguarda il 2024, siamo soddisfatti del lavoro svolto, specie sul piano della prevenzione. Ma possiamo migliorare, anche visitando le scuole e orientando i ragazzi a non farsi contaminare da condotte delittuose". Non solo: "Per scongiurare la moda di alcuni gruppi di ragazzini che girano armati di coltellino – spiega Bramato –, d’intesa con la Procura abbiamo dato indicazioni alle pattuglie di procedere a perquisire i gruppetti di minori ’sospetti’ durante i servizi esterni, per arginare il fenomeno". Un’attenzione aumentata soprattutto dopo l’omicidio del giovane Fallou Sall, ucciso a 16 anni da un coetaneo a settembre scorso.

Per quanto riguarda i reati, in città e provincia aumentano rapine e furti, anche se calano quelli in abitazione. In totale, i furti nel 2024 sono stati circa 27mila, contro i 23mila dell’anno scorso; quelli in abitazione sono scesi da 3.600 a 3.500 (-1,2%). Preoccupante invece il dato delle rapine in strada, che registrano un +20% circa, passando da 850 a mille. Per contrastare il fenomeno, si sono accesi i fari pure sui negozi di rivendita di cellulari, talvolta "pizzicati" a proporre telefoni risultati rubati.

Preoccupano poi le violenze sessuali: 208 nel 2023, ora sono 258, anche se i carabinieri hanno individuato 105 autori, contro i 97 dell’anno prima.

In totale, i delitti nel Bolognese sono aumentati del 5%, passando da 57mila nel 2023 a 59mila, in linea col dato italiano e pure con quello della sola Bologna città (+8%); di questi reati complessivi, il 69% sono stati trattati dall’Arma, rispetto alle altre forze di polizia. E per quanto riguarda i carabinieri aumenta però anche il numero di reati scoperti, ossia i cui autori sono stati identificati, che passa da sei a settemila. Gli arresti comunque restano in linea col 2023 (700 contro 715), mentre le denunce passando da 7.900 a 8.200.

Aumentati infine i controlli sul territorio (+2,3%, con oltre 250mila persone e 170mila veicoli controllati), per contrastare il degrado e non solo. Infatti, è cresciuta l’attenzione nei confronti degli esercizi commerciali che sorgono nelle aree più ’calde’, come piazza Verdi, piazza Aldrovandi e il resto della zona universitaria, poi piazza XX Settembre, la Bolognina. Ecco dunque che di concerto con il Nucleo ispettorato del lavoro (Nil) e quello antisofisticazione (Nas), il Comando ha stretto le viti anche su di loro. Questo perché, spiega il generale, "tutto deve funzionare nel modo corretto e nella legalità: non si può pensare che da un lato l’esercente si lamenti degli spacciatori in strada e poi abbia per esempio dipendenti in nero".

Resta poi, naturalmente, la lotta alla droga: i chilogrammi di cocaina sequestrata sono passati dai sei del 2023 a ben 38 quest’anno; 41 i chili di hashish e 124 quelli di marijuana; otto in totale quelli di altre sostanze.