Rico Fanti
Cronaca

Piscina Val di Sole, chiusura e polemiche

Il Comune sacrifica la stagione per ultimare i lavori di riqualificazione, opposizione all’attacco: "Poche alternative per i giovani"

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La piscina Val di Sole di Castiglione dei Pepoli non aprirà. L’emergenza sanitaria, che aveva bloccato il rifacimento della pavimentazione previsto in primavera, e le norme ancora rigide sul distanziamento sociale hanno messo d’accordo Comune e gestore. L’idea è quella di sacrificare una stagione con molte incognite per presentarsi a giugno 2021 con un impianto completamente riqualificato, eseguendo un vasto programma di lavori con la giusta programmazione. Il sindaco Maurizio Fabbri ha spiegato i motivi di questa scelta: "In accordo col gestore abbiamo deciso di approfittare di questa annata decisamente particolare per eseguire i lavori in maniera definitiva, sacrificando la stagione 2020. Almeno inizialmente, perché se ad agosto l’intervento risultasse completato l’idea sarebbe quella di aprire. Ad oggi non abbiamo però certezze, il nostro approccio sarà flessibile e valuteremo gli eventi giorno per giorno".

Una volta terminati i lavori, la piscina sarà oggetto di un progetto che la renderà un punto di riferimento per i giovani attraverso l’organizzazione di varie iniziative: "Adesso – aggiunge Fabbri – vogliamo concentrarci a eseguire bene i lavori, mettendo purtroppo in conto la possibilità di non aprire. Già 10 anni fa la piscina rimase chiusa una stagione per lavori che prevedevano un sistema di copertura non andati a compimento. Noi vogliamo evitare episodi simili". Dall’opposizione è critica la posizione della capogruppo di Impegno Civico Rita Marchioni, che imputa alla giunta la mancanza di alternative per fronteggiare la chiusura della Val di Sole: "La piscina – afferma – quest’estate rimarrà chiusa, ma ci preoccupa di più non vedere un’alternativa per i nostri giovani e in particolare per gli adolescenti. Alla chiusura della piscina si aggiunge la mancata manutenzione ad altre strutture sportive che ad oggi sono inutilizzabili. Forse si poteva valutare di posticipare i lavori in piscina a settembre e pensare a ingressi contingentati per corsi di nuoto o altre attività, in modo che la struttura restasse comunque un centro di ritrovo sicuro per ragazzi e adulti durante i mesi estivi".