CLAUDIO CUMANI
Cronaca

Pirro Cuniberti firma il cielo Per lui una finestra sul blu

Domani in Sala Farnese cerimonia per i 100 anni dalla nascita del grande artista

Pirro Cuniberti firma il cielo Per lui una finestra sul blu

di Claudio Cumani

A quale altro artista è stata mai dedicata una veduta sulla città? Chi, per dirla con Alessandro Bergonzoni, poteva ‘firmare’ il cielo di Bologna? Quale spregiudicato sperimentatore era in grado di sposare appieno l’idea del volo, immaginando visioni dall’alto colorate e fantastiche? Pirro Cuniberti, di cui domenica ricorre il centenario della nascita è stato artista defilato e poco esposto per scelta. Eppure, nella sua poliedricità (è stato anche grafico a ‘il Resto del Carlino’), ha saputo misurarsi in dimensioni svariate come pittura o illustrazione, offrendo in ogni campo raffigurazioni interiori e universi immaginifici. E soprattutto ha fatto proprio uno sguardo dall’alto poetico e ipnotico. "Un artista segreto – dice il critico d’arte Flaminio Gualdoni – che non voleva farsi riconoscere. Ma quando Gianni Celati parla dei narratori della pianura parla di lui". Per ricordare questo grande alchimista dal segno emblematico, così fortemente legato alla storia dell’arte del secondo ‘900, il Comune ha deciso di varare una serie di iniziative lungo tutto il 2024 che avranno un primo ‘affaccio’ domani. Alle 18 in sala Farnese, a Palazzo d’Accursio, si terrà infatti, alla presenza del sindaco Lepore, la cerimonia di intitolazione di una delle finestre che danno su Piazza Maggiore. E’ stata Barbara Cuniberti, una delle figlie di Pirro, a immaginare questa formula (frutto di una ricerca sua e del compagno Alessandro Bergonzoni) pensando ad alcune parole del padre: ‘Il segno è indispensabile alla mia vita come l’aria’. Ed ecco allora la finestra recante sul vetro l’incisione ‘Anche le ali degli angeli si rompono’, che è il titolo di un disegno di Pirro. Accanto un Qr code consente l’accesso a vari materiali. L’iniziativa è sostenuta anche dall’Archivio Pier Achille Cuniberti.

Sempre in Sala Farnese potrebbe essere ospitata più avanti un’installazione ispirata a un vecchio progetto di Pirro legato all’idea del volo che dovrebbe consentire la visione di alcune sue storiche opere. Altre iniziative (tra cui un intervento di Leon Sal, nipote di Pirro, sulle figure del libro ‘Stranalandia’ firmato da Cuniberti e Stefano Benni) sono allo studio. Hanno ragione la direttrice dei musei civici Eva Degl’Innocenti e il direttore di MAMbo Lorenzo Balbi a sottolineare la peculiarità di questo artista, scomparso il 4 marzo 2016, di cui appunto MAMbo ospita quattro opere e a cui è stata dedicata tempo fa una mostra al Medioevale. Allievo di Giorgio Morandi, docente appassionato, seguace di Paul Klee, il ‘maestro dei segni’ ha sempre avuto un rapporto simbiotico con Bologna: ha firmato un Vecchione d’artista, manifesti per la Strage della stagione e il logo di ‘Bologna Duemila’. Il suo era il cielo di questa città.