Bologna, 19 febbraio 2016 - «Se qualcuno gli ha fatto del male, si metta una mano sulla coscienza e ci faccia trovare il suo corpo». È questo l’appello lanciato attraverso il tg di Ètv da Marta Branchini, moglie di Pietro Clò, il pensionato di 82 anni scomparso da via Marzabotto, a Bologna, l’1 ottobre 2015.
L’anziano era uscito nel primo pomeriggio per una passeggiata ed era stato avvistato l’ultima volta alle 17, per poi scomparire nel nulla. Nei giorni successivi, oltre alle forze dell’ordine, le ricerche erano state fatte anche dai vigili del fuoco con unità cinofile e il figlio si era rivolto alla trasmissione ‘Chi l’ha visto’, ma senza esito.
A più di quattro mesi dalla scomparsa, i familiari non si rassegnano al silenzio: «Io sono convinta che lui non sia più in vita, ma spero di poter trovare il suo corpo – ha detto nell’intervista Branchini –. Se qualcuno quel pomeriggio dopo le 17 ha visto una persona anziana in difficoltà ci aiuti a fare ricerche più mirate, e se qualcuno gli ha fatto del male, che si metta una mano sulla coscienza e, anche in forma anonima, ci faccia trovare il suo corpo, almeno potremmo dargli una degna sepoltura e sentirci più in pace. Così non ti riesci a rassegnare».
In questi mesi i parenti del pensionato si sono rivolti anche all’Associazione Penelope, che fornisce sostegno psicologico e legale alle famiglie e agli amici delle persone scomparse.