REDAZIONE BOLOGNA

Bologna, picchia la moglie per farla diventare testimone di Geova

Il 57enne è stato denunciato per maltrattamenti continuati in famiglia. La congregazione italiana: "Non è e non è mai stato testimone di Geova"

Maltrattamenti in famiglia

Maltrattamenti in famiglia

Bologna, 6 novembre 2018 - Alcol e religione. Erano questi i motivi per cui il marito, un 57enne di origine ferrarese, maltrattava la moglie. Il 57enne è stato denunciato per maltrattamenti continuati in famiglia.

L’uomo voleva convincere la donna a cambiare religione e diventare, come lui, testimone di Geova. Inoltre, era sempre ubriaco quando litigava con la coniuge, con la figlia 17enne di lei e con il suocero, che in un’occasione è stato anche preso a schiaffi.

La vicenda di violenza domestica si è conclusa ieri pomeriggio con l’intervento della Polizia a casa della coppia, in zona Saragozza a Bologna.

L’uomo, oltre alla denuncia, se ne dovrà anche andare di casa, perché è stato disposto un allontanamento dalla stessa famiglia e un divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie e dai parenti.

Secondo quanto è stato ricostruito dalla Questura, la coppia è sposata da 9 anni ma i problemi sono cominciati negli ultimi due: litigi, minacce rivolte a tutti i familiari e la richiesta sempre più insistente che la moglie si convertisse. La situazione è degenerata la scorsa estate.

Da agosto la compagna, 38enne di origine moldava, è stata più volte costretta a chiamare il 113 e denunciare il marito. Domenica scorsa l'uomo avrebbe preteso di portare fuori la figlia piccola della coppia, di due anni, sebbene fosse ubriaco. In preda alla rabbia, ha devastato i mobili di casa. Ieri pomeriggio c'è stata l'ennesima sfuriata, con l'aggressione al suocero 64enne e la minaccia: 'Vi ammazzo tuttì. Poi l'arrivo della Polizia.

Dopo la vicenda è intervenuta la Congregazione cristiana dei testimoni di Geova che specifica come l'uomo denunciato "non è e non è mai stato testimone di Geova, frequentava le nostre adunanze, però non ha mai aderito e non è mai stato battezzato". L'organizzazione italiana dei Testimoni di Geova sottolinea anche il fatto che "alcolismo e violenza sono caratteristiche contrarie al nostro insegnamento".