FEDERICA ORLANDI
Cronaca

La lite per la droga, poi le coltellate. Ammazzato a 26 anni, c’è un fermo

La vittima, Mamadou Sangare, senza fissa dimora, veniva dalla Costa d’Avorio. Portato in caserma un venticinquenne sospettato dell’omicidio. È il secondo delitto nel giro di quattro mesi nella zona. Il movente è in corso di accertamento

Bologna, 26 settembre 2024 – Piazza XX Settembre continua a non avere pace. E si macchia ancora una volta di sangue. Un omicidio, avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì. È il secondo, in quella zona, in soli quattro mesi.

La vittima è Mamadou Sangare, un ragazzo di 26 anni originario della Costa d’Avorio; era in città senza fissa dimora ed era noto alle forze dell’ordine per precedenti reati contro il patrimonio, ma anche come assuntore di sostanze stupefacenti e frequentatore più o meno assiduo di piazza XX Settembre e della zona attorno alla stazione Centrale. Un guineano di 25 anni è stato sottoposto a fermo nella tarda serata.

Piazza XX Settembre. La lite per la droga, poi le coltellate. Ammazzato a 26 anni
Mamadou Sangare, senza fissa dimora, veniva dalla Costa d’Avorio. Portato in caserma un sospettato, ventenne centrafricano. È il secondo delitto nel giro di quattro mesi nella zona. .

Tutto è successo attorno all’una di notte, a due passi dal bar AB di Galleria 2 agosto. Stando alle ricostruzioni dei testimoni e a quanto ripreso dalle telecamere di sorveglianza della zona, il cui contenuto è stato già vagliato dai carabinieri del Nucleo investigativo e della Compagnia Bologna centro che si stanno occupando del caso coordinati dal pm Stefano Dambruoso, la vittima si trovava in piazza con un amico, un italiano di 45 anni, con cui aveva consumato dello stupefacente. Dopo qualche minuto, si era avvicinato a loro un terzo uomo, identificato poi in un centrafricano di vent’anni, anch’egli già noto alle forze dell’ordine; il nuovo arrivato si è quindi allontanato con la vittima. Sparendo dalla vista delle telecamere e anche dell’amico 45enne.

Non è chiaro dunque cosa sia successo dopo: forse una lite degenerata tra persone entrambe visibilmente alterate dall’assunzione di sostanze psicotrope; forse un regolamento di conti per questioni di droga. Fatto sta che, dopo qualche minuto, Mamadou è ricomparso nel punto in cui l’amico lo aspettava, trascinandosi verso di lui con le ultime forze che gli rimanevano. Una macchia di sangue gli si allargava sul petto, squarciato da una coltellata. Subito l’amico ha chiamato il 118, così come alcuni testimoni del vicino locale; i sanitari sono accorsi con i carabinieri del Radiomobile. I sanitari hanno tentato di rianimare Mamadou, nel frattempo svenuto, ma data la gravità delle sue condizioni non hanno potuto fare altro che caricarlo in ambulanza e precipitarsi al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore. Invano: qui infatti il giovane Sangare è presto deceduto a causa della profonda ferita al torace.

Il fermo in serata

Un guineano di 25 anni è stato sottoposto a fermo nella tarda serata. All'uomo i carabinieri sono arrivati grazie alla visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza e a informazioni di testimoni che lo hanno riconosciuto. È stato trovato in via dei Carracci in un giaciglio di fortuna, vicino alla stazione. Risulta avere precedenti contro il patrimonio. Il movente è in corso di accertamento. Sia l'indagato sia la vittima sarebbero abituali assuntori di droga e alcol. All'origine dell'aggressione potrebbe esserci stata una lite per un debito di pochi euro o uno screzio ancora più banale. Il 26enne è stato colpito con un coltello al momento non ritrovato. Le indagini sono state coordinate dalla Procura con i pm Stefano Dambruoso e Tommaso Pierini.

Il secondo omicidio a coltellate in zona stazione

Si tratta, tragicamente, del secondo omicidio a coltellate in zona stazione: il 17 maggio scorso a essere assassinato fu il tunisino Montez Alibi, ventunenne incensurato. A sferrare il colpo, un suo connazionale di appena 17 anni: lo accoltellò al cuore per rubargli la bicicletta. Infine, sono quasi all’ordine del giorno risse con coltelli o cocci di bottiglia, rapine, aggressioni.