di Nicoletta Tempera
Quasi duecento studenti, venerdì sera fino a ben oltre le 22, si sono attardati in piazza Scaravilli. E ieri la scena si è ripetuta identica. Quelli che indossavano le mascherine si contavano sulle dita della mano. Scene che fanno rabbia, in un momento in cui la strada per tornare a un barlume di normalità è ancora in salita. "Una situazione vergognosa: chiamiamo le forze dell’ordine e, quando arrivano, si limitano a un passaggio.
I ragazzi si allontanano e, dopo poco, tornano. Mi piacerebbe sapere quante multe sono state fatte", è la domanda del residente di via Belle Arti che, anche ieri sulle pagine del Carlino, aveva denunciato una situazione al limite. La polizia locale venerdì sera è intervenuta, per prima, intorno alle 22: nella piazzetta e nella retrostante via Belle Arti c’era il delirio. Sul posto è intervenuta allora anche la polizia, con quattro volanti, provocando un fuggi fuggi generale, ma nessuna sanzione. Dopo poco, un po’ dei ragazzi sono pure tornati. Una situazione che l’assessore alla Sicurezza Alberto Aitini ha deciso di prendere in mano in prima persona. Perché il momento è ora, più che mai, delicato. E perché, da domani, si torna in zona ‘gialla’. E "tornare indietro sarebbe gravissimo, sia dal punto di vista sanitario che da quello economico", scrive l’assessore su Facebook. "Ieri sera (venerdì, ndr) siamo dovuti intervenire nella zona di piazza Scaravilli dove c’erano oltre 200 studenti assembrati a bere senza nessuna precauzione – prosegue Aitini –. Ecco, purtroppo questo è proprio il modo peggiore per entrare in questa nuova fase, la via per tornare velocemente indietro, grazie a menefreghismo verso distanziamento interpersonale e uso della mascherina. L’emergenza sanitaria non è finita e servono ancora pazienza e responsabilità, in attesa che la campagna vaccinale abbia gli effetti necessari".
Dopo la premessa l’annuncio del giro di vite che, già da domani, interesserà la zona: "Incrementeremo ulteriormente i controlli in particolare nelle zone della movida e potenzialmente critiche". Ossia servizi congiunti mirati alla zona universitaria e alle altre zone dove sono stati segnalati problemi. "Spero davvero – conclude Aitini – nel senso di responsabilità di tutti: capisco bene che le restrizioni durano da tanto e che questo sia ormai molto pesante, soprattutto in alcune fasce d’età. Ma come abbiamo già detto tante volte, solo facendo tutti gioco di squadra usciremo più in fretta".