Bologna, 19 giugno 2023 – A colpi di tamburello, prima nascosto nella custodia poi sguainato e percosso a ritmo pizzica. Inizia così la serata di musica, alle 2 di notte, appena le pattuglie della polizia locale lasciano piazza Aldrovandi. E prosegue fino al mattino, perché attorno ai tamburelli i ragazzi ballano, si radunano, cantano senza sosta.
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A interrompere il concerto, ogni tanto, è un venditore di birra ambulante: qualcuno la afferra al volo e subito dopo riprende le danze. ‘Dormire è un diritto, impedirlo è un sopruso’ si legge in via Petroni, nelle scritte sui muri e sopra uno striscione. E proprio per questo nei giorni scorsi i residenti hanno minacciato una diffida al Comune se non fosse intervenuto in fretta per mettere un freno alla movida notturna che da anni non fa dormire.
"Ogni sera una rissa, un concerto e tutta un’altra serie di attività illecite e degradanti che si ripetono senza alcun controllo", hanno scritto trentadue residenti di piazza Aldrovandi e dintorni nella lettera indirizzata al sindaco Matteo Lepore e al Questore Isabella Fusiello tramite lo studio dell’avvocata Barbara Guidicini.
Oggi pomeriggio istituzioni e abitanti della zona si incontreranno e condivideranno l’esito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica fissato dalla Prefettura. Proprio per l’attenzione mediatica dedicata al caso i controlli sono raddoppiati. Nei weekend sono due le pattuglie in divisa della polizia locale che presidiano la piazza assieme ad agenti in borghese, otto ausiliari di prossimità e sette Street tutor.
Ma la situazione puntualmente degenera appena la polizia non si vede più. E allora qualcuno inizia a fare il giro della piazza con una cassa a volume altissimo infilata nella tasca dello zaino, qualcun altro si scatena, ballando musica tecno o latino americana in mezzo alla strada e altri ancora impilano bottiglie di birra in un angolo sopra la scalinata. È questo che scuote gli abitanti dell’area.
"Centinaia di persone che stazionano fino alle 3 del mattino e oltre - riporta la lettera scritta dai residenti - ed espletano le loro funzioni fisiologiche in vicolo Bianchetti, che consumano smodatamente alcool e droghe che spesso acquistano direttamente sul posto, che lasciano vomito, vetri rotti, cartoni della pizza e ogni altro genere di immondizia".
Allarme a cui il questore Fusiello aveva risposto che una delle soluzioni "potrebbe essere quella di eseguire controlli agli esercizi pubblici, per accertare che le regole sulla vendita di alcol siano rispettate. E per esempio verificare che gli esercenti non somministrino alcolici a chi è già evidentemente alterato".
Oltre ad auspicare eventi che tengano viva la piazza, di fatto presidiandola. Per il Comune: "I residenti hanno ragione. Il loro diritto al riposo e alla salute va garantito. E con il sindaco, chiediamo alla Prefettura di fare un punto con il Ministero dell’Interno sui primi sei mesi del patto per una ’Bologna più vivibile e sicura’ siglato con il ministro Matteo Piantedosi a gennaio".