REDAZIONE BOLOGNA

Piantedosi e Sbordone: "Un’azione decisa, ma equilibrata"

Violenti scontri a Bologna tra attivisti e polizia durante lavori nel parco Don Bosco. Ministro dell'Interno e questore elogiano l'equilibrio e la professionalità delle forze dell'ordine. Discussione sul futuro sgombero e la necessità di garantire la sicurezza dei lavori. Sindacati esprimono solidarietà e richiedono nuovi modelli operativi.

Piantedosi e Sbordone: "Un’azione decisa, ma equilibrata"

"Ai poliziotti aggrediti oggi (ieri, ndr) a Bologna va tutta la mia vicinanza e solidarietà. Gli agenti del Reparto mobile, mentre erano impegnati in un servizio di ordine pubblico, sono stati colpiti da alcuni attivisti che volevano impedire con la forza la realizzazione di importanti lavori commissionati dall’amministrazione comunale. Pur a fronte di una situazione molto complessa i nostri ragazzi hanno saputo gestire con grande equilibrio e professionalità l’inqualificabile violenza dei manifestanti. A loro va il mio ringraziamento per il quotidiano impegno a tutela dei cittadini, insieme agli auguri di una pronta guarigione". A parlare è il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a seguito dei violenti scontri tra manifestanti e forze dell’ordine che si sono verificati nella mattinata di ieri all’interno del parco Don Bosco.

Sul punto è intervenuto anche il questore Antonio Sbordone: "Ci tengo a dire che le forze di polizia hanno avuto un atteggiamento molto equilibrato, deciso, ma composto. Non ho registrato il benché minimo eccesso nell’operato degli agenti. Siamo stati bravi sia nel misurare l’uso della forza che nel non cadere nelle provocazioni perché abbiamo subito di tutto, come aggressioni verbali e fisiche. Una determinazione equilibrata che ha consentito agli operai della ditta di portare a termine i lavori in sicurezza".

Da una parte, quindi, la realizzazione del cantiere del tram, dall’altra lo sgombero del parco Don Bosco (che da alcuni mesi è presidiato da decine di attivisti) per i lavori riguardanti la riqualificazione delle scuole Besta, che già ad aprile avevano portato a violenti scontri tra attivisti e forze dell’ordine con momenti di forte tensione.

Proprio su questo tema, anche in ottica del futuro sgombero, Sbordone ha chiarito: "La mia speranza – le sue parole – è che si riesca a trovare una via d’uscita, proseguendo il dialogo tra l’amministrazione comunale e i manifestanti al fine di trovare un punto di accordo. Qualora questo non dovesse accadere, noi siamo chiamati a far rispettare una decisione legittima del Comune. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, dobbiamo attrezzarci, anche insieme con le ditte incaricate dei lavori, per fare in modo che quel cantiere sia reso sicuro. E con questo voglio dire che non ci potremo limitare a far abbattere gli alberi, ma dovremo consentire che la scuola venga realizzata. Per farlo, avremo bisogno di mettere in campo tutti gli accorgimenti necessari per evitare atti di intemperanza, violenze e danneggiamenti".

Sugli scontri anche il Siulp, il Sindacato unitario dei lavoratori di polizia: "Un plauso a tutti i colleghi impegnati nel servizio di ordine pubblico". E il Fsp polizia: "Solidarietà ai nostri colleghi, ma serve un tavolo di lavoro per nuovi modelli operativi".

red.cro.