
La raccolta di firme contro il tram
Lo slogan è chiaro: Più treno, meno tram. Così a Casalecchio dopo i banchetti che da centrosinistra contestano il progetto ex Pedretti, hanno fatto le prime comparse quelli promossi dalla coalizione di centrodestra e civici, ma stavolta il bersaglio è il progetto della linea blu del tram. Opera non ancora finanziata ma già disegnata nel suo tragitto da Bologna a Casalecchio lungo la via Porrettana, a toccare il quartiere Croce e le zone centrali della città: Casa della conoscenza, stazione Garibaldi, Meridiana, via del Lavoro, fino ai centri commerciali e ad Unipol Arena. Tracciato ancora da definire nel dettaglio, che ha avuto un primo via libera lo scorso anno dalla giunta Bosso, al quale Centrodestra e Rete civica oppongono un ‘no’ secco.
"Non solo per partito preso, ma lo facciamo perché oggettivamente sarebbe un’opera inutile a dir poco, dannosa a dir giusto
– sostengono Andrea Tonelli ed Enrico Pasquariello –. Tante persone che vivono e amano la nostra Casalecchio sono molto contrariate da questo progetto. È un disappunto trasversale, ricchi e poveri, studenti, lavoratori e pensionati, destra e sinistra, disabili e non. Non siamo contrari al trasporto su ferro, anzi pensiamo che il raddoppio dei binari delle due linee ferroviarie che attraversano la nostra città siano inderogabili, e il raddoppio delle corse renderebbe inutile la presenza ingombrante del tram".
Le obiezioni non si fermano agli inevitabili disagi imposti a una cittadina già provata prima dal cantiere del ponte sul Reno e poi da quello ingombrante della Nuova Porrettana ancora in corso. "Le corsie riservate si prenderanno l’80% della carreggiata e quindi altri mezzi non potranno percorrerle. Per il restante 20% con il promiscuo sarebbe uno sfacelo di traffico inaudito, senza poi pensare all’enorme rischio di infortunio per i ciclisti e per i conduttori di piccoli mezzi", aggiungono i promotori, convinti di portare questa petizione fra i cittadini senza marchio di partito.
"I dubbi sul tram non hanno colore politico", dice Tonelli, mentre Pasquariello spiega di averne già parlato con il ministro Salvini: "Ha preso atto ed ascoltato con attenzione le nostre obiezioni e promesso di tenerne conto".
Gabriele Mignardi