REDAZIONE BOLOGNA

Pes, Alfa Mist e Overall. Il Locomotiv cala il tris

I concerti da stasera a sabato. Si parte con la cantautrice sarda. fino al musicista londinese. e la rivelazione di New York.

Pes, Alfa Mist e Overall. Il Locomotiv cala il tris

Ha incantato il pubblico che affollava il Teatro Duse, martedì scorso, Daniela Pes (foto), ospite a sorpresa del concerto di Vinicio Capossela. La sua vocalità unica nel panorama italiano, così originale da valerle il Premio Tenco come migliore opera prima per il suo disco Spira, fatta di suggestioni dal profondo di una Sardegna, la sua terra, misterica e tribale, andrà pienamente in scena questa sera al Locomotiv. Un concerto tutto esaurito come le altre date di questo nuovo tour. La cantante inaugura, con il suo spettacolo, tre giorni di appuntamenti di grande prestigio per il locale di via Serlio 252, che sulla proposta di nuova talenti, sia italiani che internazionali, ha scelto da tempo di basare la propria identità. Così, dopo Daniela Pes, domani arriva nello spazio all’interno dell’ex DLF, Alfa Mist, uno degli artisti che meglio rappresentano le vertigini creative della scena pop contemporanea londinese, dove, da qualche anno, le radici afro americane del jazz vengono rilette da una giovane generazione di musicisti che mescolano i ritmi seducenti della pista da ballo con il presente della tecnologia digitale e il funk. Una miscela che fa di questo musicista un esponente di rilievo di un movimento che ricorda quello, erano i primi anni 90, dell’acid jazz, quando nei club, grazie alla sensibilità di dj come Gilles Peterson, si ascoltavano i geni del bepop. Alfa Mist presenterà i brani del suo ultimo album, Variables, dove la canzone viene attraversata da esperienze di pura sperimentazione, come la libera improvvisazione, che si sviluppa in sette minuti, di BC. È musica cupa, la sua, che riflette le atmosfere e i colori della architetture della zona est di Londra, dalla quale proviene, da sempre un’area ricchissima di laboratori sonori tra reggae, dance music e hip hop. Tra tappeti di tastiere elettroniche e ‘soli’ di tromba, tra world music, temi di sconosciute colonne sonore che rendono poetici persino i panorami delle periferie industriali.

Atmosfere che ritornano sabato 11, per il terzo appuntamento di questo cartellone che, assieme a quello Alfa Mist è inserito nel programma del Bologna Jazz Festival. Sul palco ci sarà Kassa Overall, una delle più recenti scoperte dell’etichetta inglese Brownswood, che documenta con passione l’evoluzione della musica afro americana. Batterista, cantante, produttore, è il frutto della vivacità multiculturale di New York, la città dove vive. Formazione jazz, considera Elvin Jones, che faceva parte del quartetto di John Coltrane, il suo maestro, ha suonato con personalità molto diverse tra loro, da Steve Coleman a Yoko Ono, sino a pubblicare una serie di lavori nei quali dichiara il suo amore per l’hip hop, come in Shades of Flu, ispirato al disco Shades of Blue del rapper Madlib, basato sugli archivi dell’etichetta discografica Blue Note.

Pierfrancesco Pacoda