NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Perseguita per mesi la ex. Torna sotto casa di lei dopo la denuncia: arrestato

Il diciannovenne fermato prima dalla polizia e poi dai carabinieri in San Donato. La giovane lo aveva lasciato a ottobre, ma non aveva mai segnalato le violenze.

Il diciannovenne fermato prima dalla polizia e poi dai carabinieri in San Donato. La giovane lo aveva lasciato a ottobre, ma non aveva mai segnalato le violenze.

Il diciannovenne fermato prima dalla polizia e poi dai carabinieri in San Donato. La giovane lo aveva lasciato a ottobre, ma non aveva mai segnalato le violenze.

Denunciato per atti persecutori nei confronti della ex dalla polizia, appena uscito dalla Questura, il diciannovenne è tornato sotto casa della ragazza. Con fare ancora più aggressivo, minacciandola di morte con frasi come "Io e te la finiamo insieme". E questa volta, nei suoi confronti, all’arrivo dei carabinieri del Radiomobile sono scattate le manette. È successo nella notte tra mercoledì e giovedì in zona San Donato, quando la giovane ha chiamato il 112, riferendo che l’ex fidanzato, con cui si era lasciata a ottobre, era di nuovo sotto casa sua e stava prendendo a calci il portone perché pretendeva di entrare.

La giovane, che fino a due giorni fa si era tenuta tutto dentro, ha raccontato ai carabinieri di una relazione burrascosa, iniziata a gennaio del 2023 e sempre condita da litigi e botte. In particolare, ha spiegato la ragazza, il diciannovenne - che aveva precedenti per reati contro il patrimonio e spaccio - la picchiava quando tornava dalle uscite con gli amici, durante le quali beveva e consumava stupefacenti. Lei, tuttavia, per mesi aveva esitato a lasciarlo. E anzi, aveva anche acconsentito ad andare con lui a trovare i famigliari in Tunisia. Un viaggio che doveva essere di piacere e che invece si era trasformato in un incubo: la giovane, infatti, ha raccontato di essere stata portata dal diciannovenne e dai genitori di lui alla moschea, per tentare di costringerla a convertirsi all’Islam. Una pressione che lei aveva vissuto malissimo, tanto che aveva passato il resto della permanenza in Tunisia a piangere, pregando il fidanzato di farla tornare a casa. Lui, invece, l’aveva picchiata, tanto che i genitori erano dovuti intervenire per difenderla. Un’esperienza che aveva fortemente provato la giovane che a quel punto ha maturato la decisione di interrompere definitivamente la relazione. Una decisione concretizzatasi a ottobre. Tuttavia, senza che lui mollasse la presa. Anzi: in questi mesi aveva proseguito con appostamenti e tentativi di riallacciare il rapporto. Fino all’altra sera.

All’arrivo dei militari, il diciannovenne era seduto su uno scooter e faceva finta di nulla. Dagli accertamenti è emerso come qualche ora prima fosse stato denunciato dalla polizia perché si era attaccato alla porta di casa della diciannovenne, pretendendo di rimettersi insieme. Dato che il giovane non era mai stato segnalato dalla ex e che in quella circostanza non aveva posto in essere condotte violente o minacciose, dopo gli atti in Questura, dove era stato aperto il codice rosso, su disposizione del pm il ragazzo era stato rilasciato a piede libero. Invece di tornare a casa, però, in piena notte il diciannovenne è tornato in San Donato. E questa volta ancora più cattivo e pericoloso. Una perseveranza che ha portato il pm di turno Michele Martorelli a disporre subito l’arresto.