Bologna, 7 dicembre 2021 - Ha mandato tutti in apprensione un pannello fotovoltaico volato giù dal People Mover. Un evento imprevisto, rilevato il 29 settembre (ma l’effettiva caduta potrebbe essere avvenuta giorni prima), che ha inasprito ancora di più, per qualche giorno, lo scambio di vedute tra Comune (concedente) e i due gestori dell’infrastruttura, Marconi Express e Tper. Due anime che a loro volta si sono confrontate, per l’ennesima volta, sul grande nodo della monorotaia: la manutenzione. A oggi non risultano indagini della magistratura su questo crollo, né per fortuna ci sono stati feriti. Resta la massima attenzione sull’infrastruttura, nei giorni in cui i tecnici e i legali di Palazzo d’Accursio stanno visionando la risposta di Marconi Express alla diffida inoltrata dal sindaco Lepore qualche settimana fa. La navetta deve funzionare, e in fretta – secondo i desiderata di Regione e Comune – anche con tutti e tre i treni in dotazione. Seguendo tutti i crismi di sicurezza.
People Mover Bologna, da oggi stop alle 22. Parte il 'Piano di manutenzione' - People Mover Bologna: manutenzione ai raggi X
IL FATTO Il 29 settembre, verso le 17.30, è stato rivenuto nei pressi del canale Ghisiliera (aperta campagna) un pannello fotovoltaico che fa parte dell’infrastruttura. E’ Tper ad accorgersene: "Il distacco, apparentemente, è avvenuto a seguito del cedimento della cornice del modulo", ovvero della struttura portante del pannello. Tper fa presente che consultati i registri della manutenzione, gli stessi certificavano che la manutenzione fosse stata "correttamente eseguita" in agosto dalla società Green Solution. A quel punto è sempre Tper a ordinare alla Società Tecnologie e Mobilità (per la manutenzione ordinaria, che spetta a Tper, mentre quella straordinaria al Consorzio Integra che partecipa Marconi Express assieme a Tper) delle opportune verifiche su tutti i pannelli fotovoltaici, per "mettere in sicurezza" l’impianto complessivo.
Il Comune chiede "immediatamente" un report completo, preoccupato dall’evento, mentre Marconi Express a distanza di due giorni controbatte alla prima analisi di Tper. "Lo strappo del pannello, per come è avvenuto" può essere ascrivibile "a un tentativo di furto o a forti raffiche di vento, peraltro avvenute il 26 settembre". Un furto a quell’altezza è improbabile. "Le normali condizioni meteo in assenza di vento o le vibrazioni indotte dai veicoli non possono giustificare una rottura per strappo del telaio". La risposta del Mex si chiude con una punta garbatamente polemica: "Le schede della manutenzione programmatica semestrale non sono state mai pervenute al costruttore per poter riscontrare se le attività svolte corrispondono alle previsioni dei manuali". Insomma, i dolori del Mover continuano: l’utenza spera di poter continuare a usarlo senza altri intoppi.
DIFESA E ATTACCO "Così come previsto dal piano di manutenzione programmata, gli agganci di tutti i pannelli fotovoltaici – oltre duemila lungo la via di corsa – vengono regolarmente monitorati – spiega Marconi Express in un’ulteriore nota –. Il pannello si è staccato non per un problema di montaggio, ma per colpa del vento eccezionale che ha allentato il suo attacco. In quelle giornate Bologna era interessata da forti fenomeni temporaleschi. Il pannello strappato dal vento è stato ripristinato tempestivamente. Parallelamente è stata effettuata un’ulteriore revisione di tutti gli agganci dei restanti pannelli, senza che siano risultati necessari ulteriori interventi".
Francesca Scarano, capogruppo della Lega in Comune che ha effettuato l’accesso agli atti dal quale sono scaturiti i documenti in esame, vuole vederci chiaro: "Un pannello fotovoltaico caduto da una notevole altezza, ma che fortunatamente non provoca danni è notizia che fa tirare un sospiro di sollievo, da un lato. Dall’altro, è sconvolgente – attacca Scarano –. Ed è gravissimo non soltanto perché conferma che non vi è la volontà, da parte di questa amministrazione, di informare la cittadinanza di quanto accaduto, ma perché mette in evidenza ancora quanto quest’opera non sia oggi tecnicamente perfetta. Oltre a chiedermi se la magistratura sia a conoscenza della cosa, auspico che l’amministrazione abbia aperto un’inchiesta sull’accaduto. In caso contrario, l’atteggiamento del sindaco risulterebbe inqualificabile e scandaloso".