PAOLO ROSATO
Cronaca

People Mover Bologna: manutenzione ai raggi X

Il cronoprogramma per blindare la sicurezza della monorotaia è già partito, attese le tre navette a inizio anno. Ulteriori verifiche su resine e barriere contro il rumore. Lisei (FdI): "Ma questi interventi sono insufficienti"

Rita Finzi, presidente di Marconi Express, a bordo del People Mover

Rita Finzi, presidente di Marconi Express, a bordo del People Mover

Bologna, 8 novembre 2021 - C’è anche il check-up delle barriere per la mitigazione acustica alle spalle di via Zanardi, per difendere dal frastuono i bimbi dell’asilo nido privato convenzionato delle Poste, tra gli interventi di manutenzione straordinaria che Marconi Express ha messo nero su bianco sotto lo sguardo ultravigile del Comune. Si tratta di sei mesi, la finestra temporale è partita a novembre e si concluderà nell’aprile del 2022, nei quali il gestore del chiacchierato People Mover non dovrà sbagliare una mossa: sarà un lungo focus sulla sicurezza e sul buon funzionamento della monorotaia, per scongiurare nuovi stop indesiderati.

People Mover Bologna, rebus sicurezza. Si stacca un pannello fotovoltaico Il semestre ‘di fuoco’ per la navetta che in sette minuti collega l’aeroporto alla Stazione dell’Alta Velocità – ottimi i numeri dei passeggeri registrati in estate, quando il mezzo non si fermava mai – ha già un punto fermo: Regione e Comune vorrebbero vedere al più presto in funzione tutte e tre le navette in dotazione. Secondo il cronoprogamma ufficiale – reso noto nelle linee principali due settimane fa –, a cavallo tra gennaio e febbraio le navette dovrebbero tornare in funzione tutte e tre insieme, serve infatti ancora tempo per la "documentazione probatoria" sulla manutenzione straordinaria dei veicoli e della tecnologia.

"Il servizio sarà svolto con soli due veicoli per la durata dei lavori", si legge nel report, e nello stesso periodo – la manutenzione è già in corso –, ma fino a febbraio compreso, si procederà con l’installazione di "ritegni come da manuale".

Questa fase, tutt’oggi in corso, necessita l’impiego per il Mover di un "orario ridotto dalle 5.40 alle 22 da fine novembre a fine gennaio", salvo picchi di traffico. Detto delle mitigazioni acustiche per proteggere l’asilo delle Poste – la manutenzione terminerà in aprile (il servizio non verrà mai interrotto) –, per la manutenzione invece "di alcuni giunti per il ripristino di tolleranze" il servizio sarà interrotto solo nella seconda parte di febbraio. A fine marzo toccherà invece a uno stop per il "ripristino di resina per l’aderenza e la verniciatura interna delle vie di corsa, come da procedura approvata". Tanti accorgimenti, un unico obiettivo: rendere il Mover resistente agli inconvenienti e anche alle gelate.

"Gli interventi proposti sono del tutto insufficienti a risolvere i problemi esistenti che sono strutturali dell’opera e del mezzo – attacca Marco Lisei, consigliere regionale di Fratelli d’Italia –, inoltre intervengono marginalmente sul tema acustico, che invece è prioritario per la tutela della salute dei poveri residenti. Ciò che è stato proposto non è neppure il minimo sindacale, motivo per il quale siamo molto pessimisti, perché se di fronte a tutte le criticità emerse vengono apportati pochi correttivi. Ci sono solo due ipotesi: o c’è un disinteresse di fronte alla cittadinanza, oppure c’è un grave problema economico-finanziario che non consente di investire in migliorie. Dire cosa è peggio è difficile, il problema è che in questo caso chi è causa del suo mal non piange se stesso. Ma fa piangere i bolognesi".