Per il People mover arriverà una quarta navetta, già prevista dagli accordi iniziali con il Comune, entro i prossimi due, mentre non si esclude l’introduzione di una quinta. L’annuncio è arrivato durante la presentazione di un accordo tra l’aeroporto e Marconi Express: "Il sistema dev’essere pronto ad accogliere il maggior numero di persone possibile – spiega Massimiliano Cudia, presidente di Marconi Express –, in nome della sostenibilità, riducendo le code e mantenendo lo stesso prezzo. Auspichiamo che le nuove navette abbiano il 40% di capienza in più rispetto alle 50 persone che possono accogliere le tre già esistenti, e che gli standard di chi ce le produrrà siano in linea con le nostre esigenze".
Lo scalo e Marconi Express aprono così alla sostenibilità. Le due società hanno firmato un’intesa per realizzare iniziative congiunte in materia di "mobilità sostenibile in senso sociale, economico e ambientale", come annuncia Nazareno Ventola, amministratore delegato e direttore generale del Marconi. L’obiettivo delle due aziende è quello di diventare a "impatto zero" entro il 2030 e di soddisfare così i punti dell’Agenda Onu 2030, anche se nella visione di Marconi Express "c’è sempre stata la sostenibilità ambientale".
"La navetta, infatti, trae energia da più di 1900 pannelli, che contribuiscono al 35% del fabbisogno energetico, mentre il resto è comunque comprato da fornitori green certificati", aggiunge Cudia. L’intesa prevede anche uno studio dei flussi di traffico e delle necessità di trasporto, il che potrebbe portare "oltre ad una quarta navetta – continua Cudia –, anche all’introduzione di una quinta".
Il 2023 è stato un anno positivo sia per Marconi Express che per l’aeroporto. "Ad oggi, il 18% dei passeggeri che arrivano in aeroporto scelgono il People mover, per un totale di poco più di un milione e mezzo di passeggeri trasportati quest’anno", ricorda Cudia. L’aeroporto ha visto concludersi "un estate da record e un ottobre da 1 milione di passeggeri", chiosa ancora Ventola. "Quest’anno si chiuderà con circa 10 milioni di passeggeri, un dato ben al di sopra delle nostre aspettative e del 2019, il che ci dice che il traffico aereo è ripartito (in tutta Europa) ben due anni prima rispetto alle pessimistiche attese del periodo Covid".
Giovanni Di Caprio