Bologna, 16 novembre 2021 - Il danneggiamento di una ruota, che si è praticamente ’disfatta’, con la conseguente lesione di alcuni assi dei binari senza che nessuno se ne accorgesse. E poi il logoramento di alcuni cuscinetti, sempre legati all’aderenza e al corretto funzionamento dell’infrastrattura. Sono i due problemi che hanno bloccato negli ultimi tre mesi (due navette su tre sono ferme dal 4 settembre) il People Mover, la monorotaia attiva dal 18 novembre 2020 che in sette minuti porta i viaggiatori dall’aeroporto Marconi alla stazione dell’Alta velocità dei treni, in centro città. E viceversa. Il suo malfunzionamento è ormai un caso, e in attesa che riparta tutto – da due giorni il servizio è sospeso perché anche l’unica navetta agibile, senza grossi problemi, è stata bloccata visto il consistente carico di ‘stess’ trasportistico accumulato perché in solitaria nel fornire il servizio – cerchiamo di spiegare cos’è che tecnicamente non gira.
People Mover fermo a Bologna: il Comune si arrabbia. La Regione: piano per la manutenzione
Le ruote e i giunti
Alla rottura di una ruota – un set di pezzi analoghi costerebbe intorno alle 40mila euro, i costi di manutenzione sono elevati –, problema secondo quanto si apprende non ravvisato in un primo momento nel controllo da remoto della sala di controllo, e al logoramento dei cuscinetti che hanno fermato le prime due navette, recentemente si è aggiunto un problema generale sul percorso, quello legato ad alcuni giunti dei binari che si muovono meno rispetto ad altri. Marconi Express ha parlato ufficialmente di "qualche scostamento di tolleranza", un problema che si sta cercando di risolvere con parziale successo in questi giorni, ieri per esempio la navetta è andata in alcune ore del pomeriggio. Secondo quanto si apprende, sarebbero in corso aggiustamenti meccanici per ripartire almeno con due navette su tre al più presto, in attesa che per i due treni fermi dal 4 settembre arrivino tutte le carte necessarie.
L’Incubo freddo
Il People Mover si fermo per neve a gennaio, in uno dei primi stop inattesi. Fu la neve a interferire, il problema mezzo della struttura, secondo quanto si apprende da fonti tecniche del settore, è che non esisterebbe un sistema termico che scaldi i binari. Per questo il Mover viene coccolato con ‘antigelo’ speciali, le cui quantità vanno monitorate. Le ruote con il freddo hanno continuato a scivolare, e il costruttore sarebbe corso ai ripari applicando una retina abrasiva sui binari anti-scivolo. Il distacco di questa retina, considerando la grande sollecitazione al quale è sottoposta tutta l’infrastruttura, avrebbe riproposto il problema dello scivolamento delle ruote. Anche questo in via di risoluzione, se ne saprà di più con i prossimi report.
Gli allarmi sensibili
Il Mover, naturalmente elettrificato, ha vari allarmi collegati. Allarmi che scatterebbero spesso, anche per lievi contatti alle fermate. Il gestore sta cercando di migliorare anche il funzionamento del software per ovviare a questo tipo di inconvenienti.
La sicurezza
Secondo quanto filtra dopo il summit di ieri in Regione, il People Mover non avrebbe problemi di sicurezza che preoccupano particolarmente viale Aldo Moro e Comune. Serve però un’infrastruttura inattaccabile, anche perché dopo alcuni recenti eventi nefasti – tra i quali il crollo della funivia verso il Mottarone – i controlli sono sempre più accurati e meticolosi. Servirebbe solo una maggiore attenzione alla manutenzione del mezzo, punto sul quale è stato posto l’accento nella riunione di ieri in Regione, un ruolo che tocca al costruttore il Consorzio Integra. Sotto la lente d’ingrandimento anche gli svizzeri di Intamin, società che ha fornito la tecnologia e che ha il suo core business nella costruzione (in tutto il mondo) di attrazioni per parchi di divertimento.
L’ultima nota
Marconi Express ieri ha diffuso una nota. Un estratto: "Siamo già all’opera nell’attuare le manutenzioni necessarie per risolvere le anomalie. È stato altrettanto evidenziato che l’infrastruttura è sicura". Si punta al ripristino completo a breve.