Il Comune di Bologna incassa oltre 140mila euro grazie ai ricavi del People mover: per la precisione 141.385,35 euro in riferimento al periodo compreso tra il novembre 2021 e il novembre 2022, cioè il secondo anno di esercizio della monorotaia che collega la stazione centrale con l’aeroporto Marconi.
Si tratta della quota (pari al 25%) degli extra-profitti che, secondo il contratto di concessione, il gestore Marconi Express deve corrispondere all’amministrazione nel momento in cui si supera la soglia di passeggeri corrispondente agli obiettivi definiti nella gara di affidamento. "Per quanto previsto all’articolo 43 del contratto di concessione così come modificato dal successivo atto integrativo e considerato il consuntivo passeggeri per il secondo anno di esercizio, il concessionario doveva corrispondere a favore del Comune la somma di 141.358,35 euro", si legge nell’atto licenziato dal settore Mobilità di Palazzo D’Accursio per accertare l’entrata.
Marconi Express ha dunque pagato al Comune la somma in questione, incassata dall’amministrazione con una bolletta risalente al mese di giugno. Proprio questa partita, nei mesi scorsi, era finita al centro di uno dei tanti contenziosi che nel tempo si sono aperti tra Marconi Express e Palazzo D’Accursio: l’amministrazione comunale, infatti, aveva contestato l’importo calcolato dal gestore (i 141.358 euro, per l’appunto) ipotizzando una cifra di circa 100mila euro superiore. Un passaggio distensivo, anche considerando le tensioni tra Comune e Mex dopo i ripetuti (due anni fa) malfunzionamenti della chiacchierata navetta. Ora il peggio sembra passato.