"Ciao Antonio resterai sempre in bici con noi!". Una foto di Antonio Cavallaro sorridente e un mazzo di fiori, davanti al luogo dove giovedì il dentista è morto, vittima di un tragico incidente stradale. Ieri, gli amici del Pedale Piascistico bolognese 1986, gruppo ciclistico di cui il sessantaquattrenne faceva parte da trent’anni ormai, lo hanno ricordato con una padalata della domenica, come quelle a cui per anni e anni, settimana dopo settimana, Cavallaro aveva partecipato, con passione e allegria. Il gruppo ogni domenica si ritrovava per partire per le pedalate fuori porta davanti alla gelateria Capo Nord: così è stato anche ieri, ma invece di inforcare i pedali su verso le colline, gli amici sono arrivati in via della Foscherara dove, all’angolo con via Toscana, Cavallaro è stato travolto giovedì mattina da un camion della nettezza urbana di Hera. Adesso l’operatore ecologico, un quarantottenne, è indagato per omicidio stradale.
Per volere della compagna Barbara e della famiglia, i funerali del sessantaquattrenne si svolgeranno nel suo paese d’origine, in provincia di Reggio Calabria, dove verranno portate le ceneri del dottore. Per permettere però agli amici di una vita di salutare Cavallaro, mercoledì ci sarà prima il servizio funebre al Dos (dalle 14,15) e poi alle 15,30 alla chiesa di San Girolamo della Certosa verrà celebrata una messa. Cavallaro era molto conosciuto sia in città sia a Monzuno, dove aveva il suo studio. Appassionato di due ruote e viaggi, lascia un profondo vuoto in tutte le persone che lo conoscevano.