PAOLO ROSATO
Cronaca

Pd, tregua armata dopo la Direzione. Ma la Federazione resta sotto esame

Si attende la relazione della segretaria Mazzoni del 10 luglio: un cambio di passo la condizione per l’unità. Probabile patto elettorale fino a novembre, poi gli spostamenti. Nell’accordo anche i posti in Regione. .

Pd, tregua armata dopo la Direzione. Ma la Federazione resta sotto esame

Fari puntati sulla relazione della segretaria Federica Mazzoni alla Direzione provinciale del prossimo 10 luglio. Dovrebbe essere quello il punto d’arrivo di due settimane di trattative tra le fazioni democratiche a Bologna e in provincia, dopo la sinfonia agro-dolce che ha accoppiato il respiro di sollievo di Casalecchio alla doppia scoppola rimediata a Pianoro e Castel Maggiore. Il punto, secondo quanto filtra, è che le parole della segretaria dovranno discostarsi nettamente da quanto dichiarato negli ultimi giorni, anche in un’intervista rilasciata a Repubblica Bologna. Alcuni passaggi con ‘accuse’ al passato e una scarsa assunzione di responsabilità non sarebbero piaciuti a buona parte del partito, specie all’area della minoranza e a quella che fa riferimento ad Andrea De Maria. Entrambe legate a Stefano Bonaccini, che l’altro giorno ha ricordato come sia doverosa "un’analisi seria" riguardo alle sconfitte in provincia, seppur in un quadro positivo più ampio. Se la relazione del 10 luglio sarà dello stesso tenore, si fa capire tra i corridoi dem, non potrà esserci un passo in avanti unitario. Con riflessi diretti sulla guida del partito. Se invece, dopo due settimane di telefonate, la linea di via Andreini cambierà, allora si potrà andare tutti insieme a una tregua armata verso il voto regionale di novembre.

Quella di un accordo salva-partito, con il rinvio della resa dei conti della segreteria a dopo le Regionali, sembra essere la strada più probabile. Sempre se certe caselle combaceranno. "Il clima attualmente rovente, con la segretaria e il vicesegretario Matteo Meogrossi in guerra aperta a mezzo stampa, deve cambiare", mormora qualcuno. In mezzo ci sono gli accordi politici da fare sulle Regionali, con qualcuno che potrebbe chiedere a Mazzoni di fare un passo di lato verso il listino Pd delle Regionali o verso la giunta di Palazzo d’Accursio in un mini rimpasto. Attualmente però la segretaria non considererebbe alcuna alternativa alla Federazione. Il sindaco Matteo Lepore, secondo i rumors, avrebbe invece puntato per la giunta regionale le caselle del Welfare e della Casa. Anche lì, bisognerà capire come tutto si incastrerà in un accordo più ampio, con Emily Clancy che sarebbe opzione gradita per la sinistra per un ruolo di vice. Dall’accordo possibile sul sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, verranno fuori i posti in giunta destinati a Bologna, anche considerando che uno slot potrebbe andare al segretario regionale bonacciniano Luigi Tosiani.