Pd e Begaj con il Comune. Ma Confabitare non ci sta

Il centrosinistra: "Risposta all’inerzia del governo". FI-Lega: "Schiaffo agli onesti" .

Pd e Begaj con il Comune. Ma Confabitare non ci sta

Pd e Begaj con il Comune. Ma Confabitare non ci sta

Non intende placarsi la bufera sollevata dalla decisione presa dall’amministrazione sullo stabile di via Carracci. L’indignazione corre veloce tra le opposizioni, che continuano ad attaccare il Comune. Critiche "scontate" per il Pd: "Mentre da Roma latitano idee e risorse per contrastare l’emergenza abitativa che sempre più colpisce indistintamente lavoratori, studenti e persone in povertà in tutta Italia – dichiara Alessandro Albergamo, responsabile Casa della Federazione dem –, Bologna si contraddistingue nuovamente per la sua capacità innovativa e competenza politica". Insomma, le occupazioni "non sono mai una soluzione, ma il fallimento di una politica che non è in grado di offrire alternative dignitose", conclude il dirigente dem. "C’è chi azzera ogni fondo sul diritto alla casa mettendo in ginocchio i Comuni – afferma il capogruppo di Coalizione Civica, Detjon Begaj –, proponendo come unica risposta politica la repressione, e c’è chi affronta problemi sociali con strumenti innovativi, volti a garantire un tetto per le fasce escluse dal mercato abitativo. Il vero scandalo è che non ci sia un euro per il diritto alla casa in questo Paese se non le risorse che i Comuni decidono di investire".

La Lega non ci sta e porterà il tema in Question time domani. "Nella delibera si parla di fase transitoria, eppure – scrive il capogruppo Matteo Di Benedetto – non sono specificati i termini, che ordinariamente sono di massimo 18 mesi. Per quanto tempo il Comune intende conservare questa fase? E in che modo chiarirà che la soluzione non è occupare immobili?". Prende posizione anche Forza Italia, in particolare contro la vicesindaca Clancy. "Anziché richiedere lo sgombero, la titolare delle politiche abitative del Comune lo trasforma in hub temporaneo legittimando occupazioni abusive e illegalità – dichiarano il capogruppo Nicola Stanzani, il segretario Lanfranco Massari e la vicesegretaria Annamaria Cesari –. È un insulto a chi attende un alloggio Acer avendone diritto, alle giovani famiglie bolognesi costrette a emigrare per mancanza di alloggi, agli studenti fuori sede costretti a cambiare università". Ed è "un favore immenso a chi calpesta le regole, ai prevaricatori di professione, ai collettivi estremisti – conclude il presidente di Confabitare, Alberto Zanni –. L’operazione svela la vera essenza delle politiche abitative del Comune: legittimare le occupazioni abusive, con tanto di crisma ufficiale". "È inaccettabile occupare le case come accaduto in via Carracci, perché per garantire un diritto se ne ledono altri. Chiunque occupa una casa toglie l’abitazione a chi, rispettando la legge, si mette in fila in attesa dell’aiuto delle istituzioni", aggiunge Samuela Quercioli di Bologna ci piace.