
Pazienti sfigurate con il silicone, medico sospeso: i Nas hanno scoperto che erano stati violati i sigilli dell'ambulatorio medico
Bologna, 27 marzo 2025 – “Apprendo con soddisfazione sia la decisione del giudice che la velocità con la quale siamo arrivati a questo primo traguardo. Rimane la grande sofferenza per quello che ho subito e spero veramente che venga fatta giustizia. Confido nel lavoro dei magistrati e del mio avvocato”. Un sospiro di sollievo, il primo da quando è iniziata questa dolorosa vicenda, ma anche tanta amarezza e rabbia per quanto accaduto. E’ quanto riferisce una delle donne che si sono sottoposte a trattamento dal chirurgo estetico Stefano Stracciari, e che oggi si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Luca Portincasa, nel procedimento contro il dottore.
Si va a processo
Inizierà il 10 giugno, davanti al giudice del Tribunale di Bologna Simona Siena, il processo per lesioni colpose a carico di Stefano Stracciari, di recente sospeso per un anno dall'esercizio della professione e che alcuni giorni fa è stato sottoposto al divieto di dimora a Pianoro, nel bolognese, per aver violato i sigilli del suo ambulatorio di Pianoro, riprendendo a fissare appuntamenti e ricevere pazienti. Oggi, in udienza pre dibattimentale davanti al giudice Filippo Ricci, il medico Stracciari, difeso d'ufficio dall'avvocato Alessandro Sulsenti, doveva rispondere di lesioni colpose in un procedimento nato dalla denuncia di questa donna che nel 2023 si sottopose a un intervento nello studio del medico e poi si ritrovò con il viso sfigurato. Né il dottore, né la donna erano presenti in aula.
Secondo il pm Luca Venturi e il legale della donna, a provocare il danno sarebbero state delle infiltrazioni di olio di silicone, sostanza vietata da oltre 30 anni, fatte da Stracciari alla donna. Su questo dovrà far luce il dibattimento che inizierà appunto a giugno.
Le lesioni volontarie
Il medico è anche accusato di lesioni volontarie perché, quando la donna andò nel suo studio qualche mese dopo l'intervento a chiedere spiegazioni, avendo visto peggiorare le proprie condizioni, Stracciari l'avrebbe spinta contro un muro, causandole alcune lesioni. A riguardo, il legale Portincasa spiega che per questa accusa, che riguarda "lesioni lievi, ampiamente sotto i 10 giorni di prognosi, è stato disposto un rinvio all'8 maggio per fare la discussione, a cui seguirà sicuramente una sentenza di incompetenza per materia, con restituzione degli atti al pm per poi iniziare un nuovo processo davanti al giudice competente", vale a dire il giudice di pace.
Le parole dell’avvocato
"Siamo molto soddisfatti – dichiara a margine dell’udienza di questa mattina Luca Portincasa -, inizia finalmente il processo. Cerchiamo di fare emergere la verità che ha posto in essere questo medico”. Per quanto riguarda le prove, “i consulenti che hanno visitato e asportato materiale dal viso di questa povera donna e le indagini svolte dai Nas anche in altri procedimenti, quando hanno sequestrato i farmaci”.
Le accuse
Non solo questi due i procedimenti aperti contro il dottor Stracciari. Ce ne sono altri in corso, avviati da altre donne che si sono sottoposte a trattamento estetico.
Era stata la ex segretaria di Stracciari a incastrarlo e farlo sospendere dall’Ordine. Aveva raccontato infatti che “ogni giorno i pazienti del dottore lamentavano dolori e gonfiori”, ma che lui non si faceva trovare
mai, le avrebbe anzi detto di ignorarli. La ex segretaria aveva anche riferito che Stracciari usava prodotti cinesi per gli interventi estetici e che “tirava fuori i prodotti originali solo in occasione di ispezioni e controlli”.
L’imputato
"Dal punto di vista personale – aveva sottolineato l’avvocato Fabio Chiarini, che assiste il medico in altri procedimenti – il dottor Stracciari è distrutto e devastato per queste questioni che gli sono cadute addosso. Cercheremo di modificare nei limiti del possibile la misura cautelare, tenuto conto della fondatezza delle accuse, ma anche della necessità che Stracciari ha di sopravvivere”.