La prima alba del 2025 si è aperta nel segno della peggiore delle tradizioni in Montagnola, con due ragazzi, tra cui un minorenne, feriti a coltellate. L’aggressione è avvenuta poco prima delle 5, stando al racconto delle stesse vittime, entrambi ragazzi di origine pakistana di 17 e 27 anni. I due giovani sono riusciti a scappare via e una volta arrivati in via San Donato hanno chiesto aiuto, allertando il 118.
La polizia, con le Volanti, la Squadra mobile e la Scientifica sta indagando adesso su questo ennesimo fatto di sangue consumatosi in una delle zone più attenzionate dal punto di vista della sicurezza in città, perché già teatro di aggressioni violente e anche di un omicidio, a maggio scorso. Stando a quanto ricostruito attraverso il racconto delle due vittime, la violenza sarebbe scaturita da una lite per futili motivi scoppiata con dei connazionali incontrati nel parco ma, a detta dei due ragazzi, mai conosciuti prima. Dalle parole, comunque, si sarebbe subito passati ai fatti, con i due amici aggrediti a coltellate: ad avere la peggio il minorenne, ferito al torace e alla testa, mentre l’altro ragazzo è stato accoltellato a un polso. I due sono riusciti a sottrarsi alla violenza e a scappare via: arrivati in via San Donato hanno chiesto aiuto. Sono stati i sanitari del 118, una volta constatato cosa fosse accaduto, ad allertare la polizia.
Il diciassettenne è stato trasportato in codice di massima gravità all’ospedale Maggiore: le sue condizioni, una volta stabilizzato, sono apparse meno gravi e per il ragazzo è stata stimata una prognosi di 15 giorni. Anche l’amico è stato ricucito dai sanitari del pronto soccorso e poi dimesso. Adesso la Squadra mobile sta lavorando per chiarire i contorni della vicenda, ancora non del tutto delineati. Sono state acquisite le immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza del parco, per cercare di ricostruire come siano andati i fatti, se effettivamente i due giovani non conoscessero i loro aggressori, se ad animare la violenza sia stato lo stato alterato degli aggressori dovuto ai troppi ‘brindisi’ di Capodanno o altro. E, soprattutto, si lavora per cercare di individuare chi ha sferrato le coltellate. Le indagini sono per tentato omicidio.
Quello di ieri mattina è solo l’ennesimo episodio di violenza registrato al parco della Montagnola, un’area critica sotto diversi punti di vista, sulla quale le forze dell’ordine stanno concentrando servizi e controlli, proprio per tentare di ‘bonificare’ questo parco da spaccio e aggressioni. L’ultima, molto violenta, era avvenuta lo scorso 12 dicembre, ai danni di due rider, due fratelli pakistani di 19 e 25 anni, che erano stati accerchiati e presi a sprangate a scopo di rapina da un gruppo di nordafricani. In quella circostanza, la polizia, subito allertata dalle vittime, era riuscita ad arrestare uno dei violenti, un tunisino di 23 anni, ospite di una comunità del Reggiano, fermato in stazione, mentre stava cercando di allontanarsi. Una situazione, quella della Montagnola, tornata ad aggravarsi nell’ultimo anno, dopo un periodo di relativa tranquillità: le criticità migrano dalla vicina piazza XX Settembre, abitata da spacciatori e balordi, in uno scambio continuo di emergenze tra un’area e l’altra, complesso da contenere.