REDAZIONE BOLOGNA

Paura al Gran Reno, si cerca il responsabile

Serviranno alcuni giorni per sapere con certezza chi è stato, domenica scorsa, a spruzzare spray urticante nella galleria commerciale...

Serviranno alcuni giorni per sapere con certezza chi è stato, domenica scorsa, a spruzzare spray urticante nella galleria commerciale del Gran Reno di Casalecchio. Un’azione pericolosa che ha provocato allarme nelle centinaia di persone che affollavano il primo piano della struttura e causato l’intervento del 118 che ha soccorso una persona che nell’immediatezza aveva manifestato segni di intossicazione, tanto da essere poi accompagnata all’ospedale Maggiore per accertamenti.

Il fatto è avvenuto intorno alle 17 e, secondo alcuni testimoni sentiti dai carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale intervenuti sul luogo insieme ai militari della stazione di Casalecchio, sarebbe da attribuire ad un gruppetto di giovanissimi, forse minorenni, che hanno deliberatamente attivato l’erogazione della sostanza a base di peperoncino contenuto in una bomboletta tascabile da pochi euro rivolgendo il getto sul pubblico.

La reazione delle persone prese di mira e la presenza del personale di sicurezza interna ha permesso ai carabinieri arrivati sul posto di fermare ed identificare alcuni giovanissimi. Ma per risalire alla responsabilità effettiva del gesto che poteva avere conseguenze più pesanti è necessario attendere l’analisi della registrazione delle immagini delle telecamere di sorveglianza acquisite dagli inquirenti.

Sul posto anche l’assessore alla Sicurezza del Comune di Casalecchio, Paolo Nanni, che sottolinea la gravità di un’azione che non può essere attribuita ad una generica ‘bravata’: "Va considerato il clima e il contesto nel quale un gesto del genere poteva provocare panico e reazioni incontrollate. La struttura ha un sistema di aerazione efficace e l’effetto è stato in brevissimo neutralizzato. Fra breve sapremo chi è (o chi sono) i responsabili e il Comune sta valutando con l’ufficio legale la possibilità di costituirsi parte civile", conclude Nanni.

g.m.