REDAZIONE BOLOGNA

Patrick Zaki si laurea, ma la cerimonia sarà in collegamento: “Non ho perso la speranza di essere a Bologna”

Il sogno dello studente egiziano era quello di concludere il suo percorso di studi in presenza all’Unibo, ma non gli è stato dato il permesso

Zaki nel consegnare la tesi aveva chiesto di discuterla a Bologna

Zaki nel consegnare la tesi aveva chiesto di discuterla a Bologna

Bologna, 30 giugno 2023 – Per Patrick Zaki è arrivato il grande giorno che tutti gli studenti universitari sognano di raggiungere: la laurea. Lo studente egiziano sta per completare il suo corso di studi e mercoledì si laurea al Master Gemma in Women's e Gender studies dell'Università di Bologna.

Il suo sogno era quello di prendere la corona d’alloro proprio a Bologna, nella sede della sua facoltà, invece la cerimonia di proclamazione dovrà avvenire da remoto, in collegamento, visto che non può lasciare l’Egitto. 

Anche il rettore Giovanni Molari parteciperà al dipartimento di lingue moderne di via Filippo Re. Nelle settimane scorse lo studente egiziano aveva consegnato la tesi e chiesto un permesso alle autorità egiziane per tornare a Bologna, per discuterla in presenza. Per venire a Bologna, infatti gli sarebbe servito un esonero temporaneo dal divieto di viaggiare collegato al processo cui è sottoposto in patria, dove era stato arrestato a febbraio 2020.

Un permesso che, evidentemente, non è stato concesso. Pur tornato in libertà da dicembre 2021, Zaki rimane infatti appeso a una vicenda giudiziaria che sembra non finire mai. La prossima udienza del suo processo, infatti, dopo una decina di rinvii, è fissata il 18 luglio.

Zaki: “Non ho perso la speranza”

"Ancora non ho perso la speranza di essere in presenza per la laurea" mercoledì prossimo, a Bologna. Ha scritto Patrick sui propri social. "Non ho ricevuto alcuna risposta, né di conferma né di rigetto, dalle autorità egiziane interessate, dopo che quasi due settimane fa ho presentato una richiesta al pubblico ministero". Ma, aggiunge lo studente egiziano, "anche dovessi laurearmi online, lo considererò un grande successo per me, completando quella laurea dopo tutto quello che ho passato negli ultimi anni. Lo considero un primo passo del mio percorso accademico, appena iniziato, così come del mio lavoro sui diritti umani, perché è giunto il momento di adattare quella laurea e le esperienze che ho maturato aiutando le comunità di cui faccio parte o in cui risiedo, come è stato il mio piano da quando ho iniziato a fare domanda per quella laurea". Infine, "credo nella continuità dell'impegno continuo e dello studio come resistenza".