REDAZIONE BOLOGNA

Patrick Zaki condannato a tre anni, si spera nella grazia di Al-Sisi

Dovrebbe scontare ancora 14 mesi di cella: la sentenza non è appellabile, ma ci sono spiragli. Le urla della madre in aula. Meloni: “Abbiamo fiducia”. E Bologna torna in piazza per lui: “Libertà”

Bologna, 18 luglio 2023 – Pochi giorni fa la gioia per la laurea, avvenuta ovviamente in audio conferenza. Oggi la doccia, fredda, gelata: Patrick Zaki è stato condannati a tre anni di carcere durante l’ennesima udienza a Mansura, in Egitto

AGGIORNAMENTO Zaki graziato dal presidente

Lo studente dell’Università di Bologna (video) è tornato quindi direttamente in carcere, dove ha già trascorso 22 mesi e da dove era uscito nel dicembre 2021. Gli resterebbe, quindi, ancora un anno e due mesi. La speranza ora è appesa alla grazia del presidente egiziano Al-Sisi, pressato dalla comunità internazionale.

FOCUS / Chi è Patrick Zaki e perché è stato arrestato

Patrick Zaki è stato condannato a tre anni di carcere in Egitto
Patrick Zaki è stato condannato a tre anni di carcere in Egitto

Per lui e la sua libertà si leva un coro unanime di dolore e sostegno: Bologna si mobilita, prende posizione anche la premier Giorgia Meloni che assicura: “Il nostro impegno per una soluzione positiva non è mai cessato, e continua. Abbiamo ancora fiducia”.

Per cosa è stato condannato

Oggi si è celebrata l’undicesima udienza a Mansura in Egitto: la condanna è stata comminata per il suo articolo del 2019 ‘Displacement, Killing & Harassment: A Week in the Diaries of Egypt's Copts’, in cui ha parlato della situazione della comunità copta in Egitto. Un articolo che gli è valso l’accusa di “diffusione di notizie false”. Il verdetto non è appellabile, né può essere oggetto di riesame.

La speranza nella grazia

Lo studente egiziano è stato portato via al termine dell’udienza attraverso il passaggio nella gabbia degli imputati tra le grida della madre e della fidanzata che attendevano all'esterno. Secondo quanto riferito dall’avvocato Samweil Tharwa, finora Zaki è trattenuto dalla polizia in attesa di un pronunciamento del governatore militare. I legali stanno lavorando per il rilascio del giovane che non è ancora entrato in carcere per scontare la pena inflittagli oggi.

Il segretario del Comitato per i diritti umani della Camera dei deputati egiziana e componente del Comitato per la grazia presidenziale, Mohamad Abdelaziz, ha scritto su Facebook che il proprio organismo “ha ricevuto rassicurazioni sul ricercatore Patrick George Zaki e altri. Dalla riattivazione del comitato per la grazia presidenziale e dall'avvio del dialogo nazionale, percepiamo uno spirito positivo e continuiamo a confidare nella volontà del presidente (egiziano Abdel Fattah) Al-Sisi di usare i suoi poteri costituzionali per il bene pubblico e per creare un clima democratico per il dialogo nazionale”, ha aggiunto. La traduzione è: l’unica speranza è in una grazia del presidente egiziano.

La manifestazione a Bologna

Un centinaio di persone è tornata in piazza per Zaki, sotto la statua del Nettuno di Bologna. Gli striscioni gialli di Amnesty International tornano di nuovo e con forza a chiedere “libertà per Kazi”.

Reazioni a Bologna: rabbia e dolore 

"È una terribile notizia che giunge del tutto inattesa, mentre abbiamo ancora negli occhi l'immagine di Patrick neolaureato con lode nel corso che gli ha fatto scegliere Bologna”, commenta il rettore dell’Unibo Giovanni Molari appena appresa la sentenza. 

“Speriamo non sia confermato che questa sentenza significa altri 14 mesi di carcere: sarebbe un'ingiustizia e un dolore immenso per Patrick, per tutti i suoi cari, per tutti coloro che in questi anni hanno sofferto e resistito con lui- aggiunge Molari-. Tutta l'Alma Mater gli è vicina in questi momenti".

Emma Petitti, presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna si dice basita e addolorata per la sentenza dei giudici egiziani. "Patrick Zaki non merita tutto questo. Sentenza inaccettabile, una violazione palese di diritti fondamentali, pretendiamo piena giustizia per questo ragazzo e la sua immediata liberazione". Per Petitti si tratta di “una evidente sentenza politica” contro cui servono pressioni internazionali decise che obblighino il regime a tornare sui suoi passi.

"Serve l'impegno di tutti, a partire dall'Unione europea- conclude Petitti- non possiamo lasciare solo questo ragazzo, come non possiamo accettare questa messa in scena portata avanti dai tribunali egiziani, vogliamo Patrick in Italia a Bologna, non ci stancheremo di chiedere la sua liberazione". 

Sulla notizia si è espresso sui social anche il presidente Stefano Bonaccini: “La condanna rende ancora più drammatica la situazione di un ragazzo che sta pagando con la libertà il solo fatto di aver espresso la sua opinione. Forza Patrick, siamo al tuo fianco". 

Amarezza è il sentimento espresso dal sindaco di Bologna Matteo Lepore per la condanna dell’attivista. “Oggi ci troviamo di fronte a una sentenza che speravamo di segno opposto, e sulla quale attendiamo di conoscere le motivazioni. Come comunità cittadina ci stringiamo attorno a Patrick e alla sua famiglia, riservandoci insieme all’Università di Bologna di intraprendere ogni iniziativa verso il governo italiano per richiederne la liberazione e il pieno rispetto dei suoi diritti in Egitto. Patrick non mollare, Bologna è con te”.

Applausi in Parlamento per Zaki

Rabbia e sconcerto del parlamentare bolognese del Pd Andrea De Maria: “Un insulto alla giustizia e a principi elementari di rispetto dei diritti umani e civili”. Poi l’appello al Governo e a tutte le istituzioni: “Facciano sentire la loro voce e facciamo di tutto per continuare a sostenere Patrick di fronte a questa nuova e terribile ingiustizia". 

Dal Pd il sostegno anche dall’ex sindaco di Bologna, Virginio Merola: “Sono certo che continueremo tutti a sostenere Patrick Zaki. Una sentenza che rappresenta un abuso e una violazione dei diritti umani". 

Alla Camera dei Deputati ha preso la parola anche Federica OnoriM5s, per chiedere al Governo e al ministro Tajani di riferire in Aula sulle iniziative a favore dello studente egiziano. “Oggi siamo rimasti sconcertati dalla notizia della condanna e esprimiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza ai familiari di Patrick Zaki", ha sottolineato Onori.

Gli interventi alla Camera, a cui si sono aggiunti anche il verde Angelo Bonelli e Benedetto Della Vedova, di +Europa, sono terminati tra gli applausi dei deputati