REDAZIONE BOLOGNA

Patologia dell’occhio pigro, controlli sui bimbi

La collaborazione tra il Comune di Medicina e il Lions e il Leo Club di Castel San Pietro...

La collaborazione tra il Comune di Medicina e il Lions e il Leo Club di Castel San Pietro Terme è nata nel 2023 per portare avanti il progetto ‘Occhio ai Bimbi’ nel territorio. Un’iniziativa di grande importanza a livello nazionale portata avanti per la prevenzione dell’ambliopia. Grazie all’impegno dell’attuale Past Presidente Leo Giorgia Bertelli, del Cerimoniere di Club Luca Rotella e in sinergia con l’Amministrazione comunale sono state coinvolte nel progetto le scuole dell’Infanzia statali e paritarie di Medicina.

Grazie alla collaborazione dell’ortottista dr.ssa Viviana Ansaloni e del dr. Sergio Santella, sono stati esaminati con l’utilizzo dell’autorefrattometro portatile un totale di 40 bambini e bambine, rilevando disfunzioni visive nell’2 per cento dei partecipanti.

Nel 2023, sono stati invece effettuati controlli su 150 bambini e bambine delle scuole di Medicina e Castel San Pietro Terme, rilevando disfunzioni visive nell’8 per cento dei partecipanti.

Inoltre, quest’anno è stata introdotta la misurazione della pressione oculare come prevenzione del glaucoma, con la partecipazione di circa 70 genitori e visitatori. Attività che verrà riproposta nelle prossime sessioni.

I Lions e i Leo Club sono riconosciuti come i “Cavalieri della vista”, impegnati attivamente nella tutela e nel supporto delle persone ipovedenti. Questa missione si concretizza attraverso numerosi progetti con l’obiettivo di raccogliere fondi per donare strumenti che migliorano la qualità della vita delle persone con difficoltà visive.

L’ambliopia, nota anche come ‘occhio pigro’, colpisce circa il 4 per cento della popolazione mondiale ed è caratterizzata da una riduzione della capacità visiva di un occhio o, più raramente, di entrambi. È causata da un’alterata trasmissione del segnale nervoso tra l’occhio e il cervello, portando il cervello a privilegiare un occhio rispetto all’altro. Se trattata entro i primi 5-6 anni di vita, l’ambliopia può essere corretta con successo.