REDAZIONE BOLOGNA

Passante sì, Passante no e tanti dubbi

Il nastro d’asfalto A14Tangenziale corre accanto alle case di migliaia di persone. L’allargamento a tratti della tangenziale, anziché concepire un anello a nord ormai tramontato, non risolverà il problema dell’eterno intasamento del traffico con forte rischio dell’aumento di polveri inquinanti. Il Comune, la Regione e tutto il centrosinistra negano questi due fattori. Ormai il dado è tratto. La speranza è che si realizzi in tempi brevi (difficile). Quest’opera, come il tram e l’imposizione dei 30 all’ora, suscita dubbi dei cittadini ma l’amministrazione comunale tira diritto. E’ vero che il futuro della circolazione sarà in prevalenza a base di auto elettriche. Ma quando? Passeranno ancora decenni. Intanto era necessario impostare una soluzione per il traffico di oggi che strozza Bologna. E’ arrivato il passante. La società Autostrade presenta il Passante di Mezzo come un progetto sostenibile, in grado di salvaguardare gli ecosistemi naturali , di rendere fruibili i canali del Reno, del Navile e del Battiferro e riqualificare i nuovi parchi a nord e a sud dell’infrastruttura. Con un risparmio 70 milioni di kg di CO2 annui. Speriamo che sia tutto vero. Il Fronte del no la pensa diversamente. Sostiene che il traffico avrà un incremento di 25 mila veicoli al giorno per un totale di 65 milioni di veicoli l’anno. Ciò aumenterebbe le emissioni di CO2 266 mila tonnellate di Co2 l’anno: 1.850 tonnellate in più rispetto al non allargamento.

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