PAOLO ROSATO
Cronaca

Passante Bologna: Regione e Autostrade blindano l'opera

Summit tecnico-politico il 31 maggio: al centro alcuni miglioramenti che non cambieranno il progetto. Esclusi rinvii, cantieri nel mirino

Come sarà il nuovo svincolo San Donato della tangenziale

Come sarà il nuovo svincolo San Donato della tangenziale

Bologna, 18 maggio 2021 - L’iter per l’approvazione del progetto esecutivo del Passante di Bologna non si fermerà. E’ stato infatti calendarizzato per lunedì 31 maggio un summit importante sull’infrastruttura, che vedrà protagonisti la Regione Emilia-Romagna e Società Autostrade.

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L’ente che da sempre porta avanti la ‘trattativa’ con il committente e il committente stesso dovrebbero fare un punto, secondo quanto trapela, sui margini e le modalità con cui migliorare l’allargamento di tangenziale e autostrada. Come spiegato recentemente da il Resto del Carlino, Aspi ha già dato il suo ok di massima a migliorare il progetto. Aggiunte che però in nessun modo potranno stravolgere o solo far deviare il progetto definitivo ormai prossimo alla riunione finale della Conferenza dei servizi: sul punto c’è l’intesa tra viale Aldo Moro, ministero della Mobilità sostenibile, i Comuni di Bologna e San Lazzaro e ovviamente Autostrade. La linea è quella del ‘no’ a ulteriori e immotivati rinvii.

Il cronoprogramma

Il fronte comune ha preso atto della decisione, dettata anche da ragioni elettorali, di far slittare l’approvazione in Consiglio comunale a Bologna del parere positivo all’opera, si va andrà forse a lunedì 28 giugno, dopo le primarie del centrosinistra. Un mini rallentamento tollerato, ma non devono essercene altri: la Conferenza dei servizi finale verrà celebrata il prima possibile. Nei desideri degli enti interessati, in primis governo e Regione, l’assise che dovrebbe dare l’ok anche a qualche miglioria all’opera dovrebbe tenersi tra luglio e settembre.

Parrebbe quindi non percorribile la proposta avanzata da Isabella Conti, candidata alle primarie e sindaca di San Lazzaro, di posticipare la Conferenza dei servizi a ottobre, a dopo le elezioni per Palazzo d’Accursio: ora si deve andare avanti. Lo chiederebbe in primis la Regione, che ha dato l’ok al miglioramento dell’infrastruttura, ma senza rallentamenti. Anche perché l’auspicio del governatore Stefano Bonaccini e dell’assessore ai Trasporti Andrea Corsini è quello di vedere i primi cantierini preliminari entro l’anno, al massimo all’inizio dell’anno prossimo. E per arrivare a questo risultato bisognerà avere Conferenza dei servizi e quindi il progetto esecutivo a dama per il prossimo autunno, i cantieri grandi sono attesi nel 2022.

Autostrade intanto ha aperto alla valutazione delle proposte di Matteo Lepore, l’altro sfidante alle primarie, cioè all’inserimento di nuove mitigazioni ambientali e ricettori fotovoltaici. Nessun ’Eco-Passante’, il progetto è già stato attentamente migliorato e cambiarlo non si può, ma secondo quanto filtra Aspi starebbe valutando l’applicazione di alcuni pannelli fotovoltaici aggiuntivi per ridurre ulteriormente l’impatto dell’opera. Un’ipotesi che assieme ad altre verrà ridiscussa, appunto, al summit a due che a meno di rinvii dell’ultim’ora dovrebbe tenersi il 31 maggio.

Lo scontro politico

Come detto, il sorpasso ‘a sinistra’ della Conti sul Passante si è concretizzato con la proposta di posticipare la Conferenza dei servizi a dopo il voto amministrativo. Di contro, Matteo Lepore ha proposto una "commissione tecnica" per riguardare il progetto, per ora parimenti irricevibile. Ieri in Consiglio comunale il tema è tornato al centro, Lega e Fratelli d’Italia sono tornati a puntare il dito contro Palazzo d’Accursio. "Qualora fosse vero che si possono fare miglioramenti sull’opera in ottica green – ha detto Francesca Scarano, capogruppo del Carroccio – diteci in maniera chiara, precisa e dettagliata quali sono". Ma in realtà, "siccome una risposta in questo senso non è possibile darla – ha attaccato ancora la Scarano – state temporeggiando almeno fino alle primarie. Questo vuol dire prendere in giro tutti i cittadini bolognesi".

"L’iter dell’opera sarebbe da bloccare, notiamo che hanno cambiato idea – ha aggiunto Francesco Sassone, capogruppo di Fratelli d’Italia, evocando il patto elettorale tra Matteo Lepore e la consigliera Emily Clancy di Coalizione civica – alcuni rappresentanti della giunta o persone che ne vorrebbero fare parte dopo le elezioni, in caso di vittoria. Ma alcuni di loro non hanno fatto nulla in cinque anni per impedire che si arrivasse a un passo dalla realizzazione. E la vicesindaca Valentina Orioli si è fatta di nebbia".

Il comitato a favore

Va avanti nella sua battaglia pro Passante il comitato per l’alternativa al Passante nord, capitanato da Gianni Galli e Severino Ghini. "Il Passante di Bologna è sicuramente l’opera infrastrutturale di maggior rilievo e necessità per il territorio metropolitano e regionale – scrivono in una nota –. Sconcerta vedere che, anche questa volta, una decisione cruciale per una pianificazione territoriale realmente sostenibile venga trattata dai candidati a sindaco come uno dei tanti argomenti su cui si può fare ancora una melina elettorale, a base di slogan infondati. E’ un appuntamento che non possiamo perdere – concludono i due –, i politici devono essere all’altezza degli impegni sottoscritti".