ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Passante, nuova grana a sinistra . De Pascale tira dritto: "Va fatto". No di Avs: "Le urne ci daranno forza"

Il candidato del centrosinistra: "Avanti sull’opera, ma le compensazioni green sono essenziali". Larghetti (Coalizione civica): "Tra alleati, ogni partito porta avanti la sua idea di progetto". Zamboni (Verdi): "Benvenuti nel fronte del ’no’". E Potere al popolo punge: "Boutade elettorale".

A marzo scorso si sono aperti i primi cantieri del Passante in città

A marzo scorso si sono aperti i primi cantieri del Passante in città

Bologna, 4 novembre 2024 – "Il nostro programma è chiaro: il Passante di mezzo si fa". Michele de Pascale, candidato del centrosinistra alle prossime Regionali del 17 e 18 novembre, non arretra dopo l’alzata di scudi di Coalizione civica, ala sinistra della maggioranza di Matteo Lepore, e che esprime nella lista di Avs la consigliera-attivista della mobilità sostenibile Simona Larghetti.

Il sindaco di Ravenna, insomma, non si scompone di fronte a distinguo e diverse sfumature di pensiero (sulle infrastrutture in primis) del suo campo larghissimo. "Quello che dice Coalizione civica non tradisce gli accordi, perché noi il Passante lo vogliamo, ma siamo intransigenti in merito alle compensazioni green (ottenute proprio da Coalizione civica nel 2021 per sostenere la corsa a sindaco di Lepore, ndr) sulle quali non indietreggiamo". Insomma, la presa di posizione da sinistra viene letta dall’aspirante governatore Pd come "una preoccupazione legata a un eventuale stralcio delle opere verdi. Che, ribadisco, sono essenziali".

Larghetti, candidata di Avs, dalla sua, spiega così l’intervento anti-Passante a una quindicina di giorni dal voto: "Di fronte a opere che non sono ancora state realizzate, occorre una verifica. Del resto, tre anni fa, parlavamo di un’infrastruttura di 700 milioni di euro, ora siamo arrivati a 3,5 miliardi, e ci sono state quattro alluvioni. È chiaro che la situazione è cambiata. Ognuno in coalizione porta avanti la sua idea di progetto, altrimenti non saremmo tanti partiti, ma un partito unico...". Insomma, è il ragionamento, se anche de Pascale tira dritto, dovrà comunque tener conto della nostra posizione: mica è un un uomo solo al comando. "E, comunque, alle urne gli elettori decideranno quali forze votare e quindi che peso dare a tali forze, anche in base alla visione politica sulle infrastrutture".

Considerando che pure il M5s non ha mai nascosto i suoi dubbi, sottolineando qualche giorno fa la necessità "di costruire un’Emilia-Romagna più verde, senza nuove autostrade", la compagine anti-infrastruttura è piuttosto compatta.

La Verde Silvia Zamboni, capolista di Avs, ricorda che "da sempre siamo contrari al Passante, quindi do il benvenuto agli altri candidati della nostra lista che convergono sul no".

Per quanto riguarda il futuro e un’eventuale convivenza con de Pascale (in caso d vittoria), minimizza: "Io votai contro il Prit (il Piano regionale integrato dei trasporti) e il Verde Davide Celli in Comune fece lo stesso sul Passante. Sulle infrastrutture è uno dei temi su cui siamo agli antipodi con de Pascale, ma tutto dipenderà dalla forza elettorale che avremo...".

Nel programma del candidato di centrosinistra, comunque, si sottolinea la necessità "di un tavolo per le infrastrutture che aggiorni, in vista del nuovo Prit, i fabbisogni del territorio con la verifica puntuale della compatibilità economica e ambientale degli interventi, in sinergia coi territori e il tavolo del Patto". Parole che, sottolinea Larghetti, "sono in linea con quanto abbiamo espresso, relativamente all’allargamento di tangenziale e autostrada".

A fare le pulci alla nuova presa di posizione di Coalizione civica non c’è la destra, ma la sinistra radicale di Potere al Popolo che appoggia la corsa di Federico Serra, aspirante governatore sostenuto dalla lista ’Emilia-Romagna per la Pace, l’Ambiente e il Lavoro’. La candidata consigliera Teresa La Torretta, già attivista del Comitato Besta, alla festa di Oltre il Ponte, va all’attacco: "Siamo sempre contente quando ci si accorge di cosa sia il Passante, ma il sospetto che sia solo una boutade elettorale viene forte. Oltretutto il Passante di mezzo, passa in mezzo alle case, in particolare le case di San Donnino creando una situazione davvero difficile per un quartiere popolare già martoriato dal cemento". Sul tema, si era già espresso lo stesso Serra che aveva lanciato i suoi strali all’opera, definendola "un’inutile cementificazione". D’accordo sulla necessità di andare oltre lo stallo, invece, la candidata di centrodestra, Elena Ugolini, che gioni fa ha confermato: "Il Passante si deve fare".