PAOLO ROSATO
Cronaca

Passante e tram, il rebus I cantieri si sovrappongono Cronoprogramma al buio

Il Comune chiede di anticipare alcuni lotti dell’allargamento, come in San Donato. Ma Autostrade ha bisogno dell’ok del ministero. Rischio stallo, presto nuovi tavoli.

Passante e tram, il rebus  I cantieri si sovrappongono  Cronoprogramma al buio

Passante e tram, il rebus I cantieri si sovrappongono Cronoprogramma al buio

di Paolo Rosato

C’è un problema non nuovo per il Passante, ma che inevitabilmente sta lì, ad aspettare che i cantieri arrivino: la sincronizzazione dei lavori della linea Rosssa del tram con quelli dell’allargamento di tangenziale e autostrada. Secondo quanto filtra da un riassunto dei più recenti incontri tecnici, l’ultimo due giorni fa in Regione, sarebbe ancora sul tavolo la richiesta del Comune di anticipare l’inscatolamento del ponte su via San Donato da rifare, quello che per intenderci scavalca tangenziale e autostrada, unendo San Donnino al Pilastro, e che diventerà un parco verde sopraelevato. Palazzo d’Accursio già a inizio anno aveva chiesto di anticipare quell’intervento per non correre il rischio di un’interferenza di cantiere con la Linea Rossa del tram. Le rotaie infatti passeranno proprio su quel ponte, sopra il Passante. Il cambio del cronoprogramma sarebbe ancora al vaglio tra le parti, con Autostrade per l’Italia (concessionario dell’opera, su cui investe complessivamente quasi 2 miliardi di euro) che aveva anticipato tutte le programmazioni, efficacemente, e che ora si ritroverebbe a dover cambiare dei piani con alcune criticità. Sullo sfondo c’è il ruolo fondamentale e politico del ministero dei Trasporti, al quale è necessariamente rinviato un ok formale a questo anticipo dei lavori. Come concessionario, Aspi necessita del consenso del Mit, con il quale però in questo caso deve interloquire Palazzo d’Accursio, che chiede la modifica del cronoprogramma.

Intanto, come illustrato ieri del Carlino, da risolvere c’è ancora il nodo principale, quello della rimodulazione del progetto definitivo da parte di Aspi – che lo deve ridepositare con alcune modifiche dopo lo snellimento dell’iter procedurale – e quindi dell’ok del Mit, che darebbe il via alla dichiarazione di pubblica utilità delle aree da esplorare, passo propedeutico per cantierare l’allargamento nel 2025. Se ne riparlerà nei prossimi tavoli dell’infrastruttura, assieme al problemone della sincronizzazione dei cantieri di tram e Passante. Inoltre, come dichiarato dall’assessore regionale Andrea Corsini, stanno andando spedite le progettazioni delle opere di adduzione al Passante, le importantissime infrastrutture stradali che i territori della provincia di Bologna aspettano da tempo. Dal Nodo di Funo al Lungo Savena, dal 2024 alcuni lotti dovrebbero partire con le prime cantierizzazioni, c’è la volontà di tutti di accelerare. Secondo le stime di Autostrade, il Passante porterà 4,5 milioni di ore di tempo di viaggio annuo risparmiato, 70 milioni di euro annui risparmiati, 14 milioni di chilometri di percorrenza complessiva in meno, 45 milioni di euro di risparmio combustibile annuo. Per la qualità dell’aria, –30 milioni di litri di combustibile annuo, –70 milioni di chili di Co2 all’anno. Le opere sul territorio, sempre secondo i dati di Aspi, porteranno ulteriori 15 chilometri di piste ciclabili, 140 ettari di interventi a verde, +18 km di nuove barriere, +100% di maggiore superficie fonoassorbente.