Bologna, 24 settembre 2022 - "L’Italia deve diventare il Paese del fare e non solo del dire. Cito un esempio per capire meglio: la vicenda del Passante di Bologna, di cui si parla da anni. I ritardi su quel nodo autostradale sono costati in media alla collettività 150 milioni di euro l’anno in termini di carburante speso per i rallentamenti, di tempo perso nel percorrerlo e di ritardi di altro tipo. Ecco perché va fatto". Roberto Tomasi , amministratore di Autostrade per l’Italia, è intervenuto davanti a una platea di docenti e ricercatori della Scuola Sant’Anna, nel corso della quarta edizione di Bif Talks, l’iniziativa della Sant’Anna in collaborazione con Transparency International Italia, che mette appunto a confronto docenti, manager pubblici e privati.
E a sorpresa c’è stato un passaggio sul Passante di Bologna, l’infrastruttura da quasi 2 miliardi di euro che dovrebbe vedere partire i primi cantieri a fine 2023. "Il Passante va fatto, altrimenti il nostro Paese continuerà a sprecare un’opportunità di crescita – ha sottolineato Tomasi –. Invertiamo il paradigma: la qualità costa, ma è garanzia di successo a lungo termine".