Bologna, 1 gennaio 2025 – Sono iniziati ad arrivare, con carrelli della spesa carichi e zaini, intorno alle 23 del 30 dicembre. E hanno cominciato ad andare via nella mattinata del primo gennaio i 300 “ballerini” che avevano occupato, per un party abusivo di fine anno, un capannone di via Calzoni, in zona Stalingrado, dove prima si trovava il vecchio Oz.
Si tratta dell’evento abusivo “Sound of Freedom”, monitorato dalla Digos, che è stato annunciato su più siti anarchici come un party “Contro la legge antirave, una legge volta a colpire la possibilità di aggregazione di individui e comunità con la scusa arbitraria e strumentale della salute e della sicurezza, contro il Ddl sicurezza in fase di approvazione, che segnerebbe un ulteriore avvitamento repressivo in questo paese, una festa con tuttx, per tuttx! Per dirlo sfacciatamente e insieme: nessuna legge e autorità potrà mai impedirci di unirci, esprimerci, ballare e organizzarci in autogestione”.
L'hanno chiamato "Sound of Freedom" il rave abusivo di fine anno che e' iniziato a Bologna stamattina in uno stabile di via Calzoni, in zona Stalingrado, occupato forzando l'ingresso.
Lo stabile occupato è l’ex Samp utensili. Per entrare i “ballerini” hanno forzato i cancelli. Le prime segnalazioni del rave sono arrivate ieri sera quando alcuni residenti hanno detto di aver avvistato anche alcuni camper che si avvicinavano a via Calzoni.
La questura spiega che già da stanotte, ha predisposto "adeguati e mirati servizi di controllo, volti a impedire l'ulteriore afflusso di persone" e ricorda "che l'organizzazione di feste illegali", secondo la legge n. 199/2022, "prevede che chiunque organizza o promuove l'invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di realizzare un raduno musicale o avente altro scopo di intrattenimento, è punito con la reclusione da tre a sei anni e con una multa che può arrivare fino a 10.000 euro. Ai partecipanti, invece, può essere applicata una pena fino ai due anni o una multa fino a 300 euro".
Le persone arrivate in via Calzoni hanno forzato il cancello di ingresso ed esponendo sull'esterno dell'edificio alcuni striscioni, con l'intento di organizzare i festeggiamenti della notte di Capodanno.
La polizia ha organizzato un servizio di ordine pubblico per disincentivare ulteriore afflusso di partecipanti al raduno di via CalzonI.
Sono circa 300 le persone che ora hanno raggiunto lo stabile occupato in via Calzoni per il party abusivo di fine anno.
Per questa sera, come ogni anno, era previsto sempre in via Calzoni il “festone” di Mal, Movimento arti libere, ossia il gruppo che solitamente organizza serate abusive in piazza Scaravilli e al giardino Virginia Woolf. Tuttavia, la concomitanza di questo rave estemporaneo, potrebbe compromettere l’altro appuntamento oppure inglobarlo. La situazione, in evoluzione, è monitorata.
L’evento abusivo, monitorato dalla Digos, è annunciato su più siti anarchici come un party contro la legge antirave
Un centinaio di persone è iniziata ad arrivare da ieri sera con carrelli della spesa carichi, occupando per un party abusivo di fine anno un capannone di via Calzoni, in zona Stalingrado, a Bologna.