Bologna, 25 gennaio 2024 – Aveva fretta di nascere il bimbo che è venuto al mondo a bordo di un’ambulanza della Pubblica assistenza. Il felice evento è avvenuto nelle prime ore di sabato scorso, alle due e trenta del 20 gennaio di preciso. Teatro: l’ambulanza di primo intervento della Pubblica assistenza di Vado nel Comune di Monzuno. Assistenti Silvia Ballotta e Mauro Minarini, i due volontari di turno quella notte. La location: il Centro di accoglienza dei profughi, gestito da una cooperativa per conto della Curia di Bologna, molto attivo a Trasasso, frazione montana di Monzuno.
"Tutto è cominciato con la chiamata arrivata dal 118, effettuata dal centro accoglienza. Il nostro equipaggio è arrivato subito sul posto dove ha allertato immediatamente il soccorso avanzato. Il medico e l’infermiere erano appena arrivati e, giusto il tempo di caricare la mamma in ambulanza, il miracolo della vita si è compiuto", raccontano ancora con emozione i volontari della Pubblica assistenza di Vado, anche con un post sul profilo Facebook della loro associazione.
"I nostri volontari – sottolinea Bruno Pasquini, sindaco di Monzuno – sono sempre presenti nei momenti difficili. E anche quando portano alla luce una nuova vita. Com’è successo qualche giorno fa a Trasasso, com’è successo un anno fa in un’altra frazione del nostro territorio, sempre sull’ambulanza della nostra Pubblica assistenza".
Il Centro di accoglienza di Trasasso ospita una cinquantina di profughi. "All’inizio – racconta il sindaco Pasquini – sono stati accolti profughi afgani, poi con il tempo ne sono arrivati dall’Ucraina e da tutte le zone più calde e oggetto di conflitti bellici nelle diverse aree dell’Africa, e dal Medio ed Estremo Oriente". Ma di che nazionalità era la mamma? "Si tratta di un’ucraina – risponde il sindaco Pasquini – e il piccolo che ha dato alla luce a Monzuno è il suo secondogenito".
Ed ecco, minuto per minuto, la cronaca del parto in ambulanza, così come è stata raccontata dai volontari della Pubblica assistenza di Vado.
"All’una e nove minuti di sabato notte – ricordano – l’equipaggio di volontari autisti-soccorritori, composto da Silvia Ballotta e Mauro Minarini è stato chiamato dalla centrale operativa di Bologna del 118 con una richiesta di intervento a Trasasso. In 15 minuti circa sono giunti sul posto e hanno trovato una donna incinta al termine di gravidanza in piene contrazioni. Interpellati il medico e l’infermiere dell’Ospedale di Loiano, a causa del maltempo, non sono riusciti ad arrivare in tempi brevi. Intanto il nostro equipaggio aveva predisposto tutto per assistere la giovane mamma che ha partorito non appena è salita sull’ambulanza, assistita dai sanitari giunti in quel momento. In 40 minuti, puerpera e nascituro sono stati ricoverati alla maternità dell’Ospedale Maggiore di Bologna". Entrambi in perfette condizioni di salute.