
Don Domenico Cambareri, parroco di Sant’Ambrogio di Villanova (Giordo)
Castenaso (Bologna), 29 ottobre 2017 - Dio perdona, la municipale di Castenaso no. Quattro multe da 278 euro l’una sono piombate su don Domenico Cambareri, parroco della chiesa di Sant’Ambrogio di Villanova: un salasso che metterebbe a dura prova persino la proverbiale pazienza di un prelato. Oggetto della contestazione sono quattro passi carrai della parrocchia per i quali non sarebbero state pagate le relative concessioni, motivo che ha fatto sì che i vigili abbiano provveduto a notificare le contravvenzioni a don Domenico.
Che sulla vicenda ha anche scritto un post sul suo profilo Facebook, con tanto di foto iconica che lo ritrae in posa riflessiva. «Pagherò quanto è giusto. Ma venite a vedere i ‘passi carrai’ contestati», ha scritto in uno dei commenti, facendo capire che dei quattro finiti nel mirino della municipale non tutti dovrebbero essere sanzionabili. Due, per la precisione, per i quali pare che il parroco abbia già deciso di rivolgersi a un avvocato per presentare ricorso. E se decidere di non pagare sarebbe un brutto segnale nei confronti dei parrocchiani – ha confidato ad alcuni conoscenti don Domenico – è anche vero che i soldi destinati alle casse del Comune preferirebbe darli a chi ne ha davvero bisogno.
Ma non è solo il sacerdote ad aver avuto problemi con le concessioni sui passi carrai. Diversi cittadini si sono visti recapitare la multa, tant’è che uno di loro ha chiesto un incontro negli uffici del Comune nella speranza di ottenere chiarimenti sulla questione. E pare che a ricevere l’indesiderato bollettino ci siano anche la filiale di Villanova della Banca di credito cooperativo e la Pubblica Assistenza. Una risposta arriva dal segretario generale del Comune Andrea Fanti, che cita il regolamento sulla materia del 2012-13, quando a Castenaso è partita l’applicazione del Cosap, cioè il canone per l’occupazione del suolo pubblico, nel quale i passi carrai sono tornati a essere oggetto di tassazione: «In quel periodo abbiamo cominciato il censimento di tutti i passi carrai – spiega Fanti – informando i cittadini sulle varie situazioni riscontrabili: per avere ad esempio l’esenzione del pagamento sui carrai a raso serve un’autorizzazione».
Autorizzazione che costa qualche decina di euro ma che, a quanto pare, in diversi hanno scordato di chiedere, secondo quanto risulta ai registri comunali. Così, quando negli ultimi mesi sono cominciati i controlli, agli uomini della municipale non è rimasto altro da fare che procedere con le inevitabili sanzioni.