Bologna, 1 aprile 2023 – Rifiuti buttati nel torrente. Alberi tagliati per fare legna da ardere. Accampamenti e bivacchi, con un numero di persone variabile da cinque a quaranta. E un’escalation di furti, che di solito coincide con l’aumento degli ‘ospiti’ della tendopoli.
Ieri, l’ultima puntata di questa triste telenovelas, con i residenti di viale Longo che si sono svegliati con le auto danneggiate, con i finestrini infranti per rubare all’interno. Il parco Urbani, al confine tra Bologna e San Lazzaro, un fazzoletto verde in cui in mezzo scorre il Savena, non gode di buona salute. Lo denunciano da anni i residenti della zona, con più segnalazioni fatte al Quartiere e alla polizia locale. Che adesso si sono trasformate in un esposto, presentato giorni fa al commissariato Bolognina Pontevecchio, "perché in quattro anni di segnalazioni, compresa anche una chiacchierata con il sindaco Matteo Lepore per esporre il problema, nulla è cambiato", spiega l’abitante di via Osappo che, "stanca di rimpalli di responsabilità e nessun intervento", ha presentato la denuncia alla polizia. Allegando, una per una, dal 2019, le segnalazioni fatte e le risposte ricevute.
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"La premessa, la voglio puntualizzare, è che qua non stiamo parlando di razzismo, ma di sicurezza – dice la donna –. A me non interessa neppure se questa gente vuol vivere nel parco. Il problema è quello che c’è intorno: ossia una quotidianità fatta di rifiuti di tutti i tipi abbandonati tra il fiume e i cespugli; bottiglie di vetro rotte e resti di cibo nei prati, che rischiano di essere un pericolo per bambini e animali; strani giri di persone, soprattutto di sera, nei nostri cortili privati. E poi i furti, che si verificano a cadenza periodica. A casa mia sono venuti tre settimane fa. Hanno anche picchiato i miei cani. Negli stessi giorni sono state colpite altre quattro abitazioni". Una situazione a cui i cittadini fanno fronte come possono: "Stiamo facendo i preventivi per mettere cancelli e allarmi, ma questo non basta, serve un intervento più incisivo".
Il problema di sicurezza è anche legato ai falò: "Anni fa il parco andò a fuoco proprio a causa di fuochi incautamente accesi", dice ancora la residente. A cui fa eco il consigliere di Forza Italia del Savena, Antonio Basile: "Basta fare una passeggiata nel parco per trovare resti di fuochi – spiega –. E in vista dell’estate, questa situazione diventa molto pericolosa". Il consigliere sta portando avanti in Quartiere la battaglia dei residenti: "Questo parco è un polmone della zona, deve essere salvaguardato e reso fruibile per tutti – dice Basile –. Tra l’altro, la situazione qui è peggiorata da quando, due anni fa, la gestione della Casa del Gufo è cambiata, tolta ai pensionati della zona, che erano un vero presidio del parco, e affidata dal Comune a un’altra realtà".
"Quella del Carlo Urbani è una delle tante situazioni un po’ fuori controllo che abbiamo a Bologna, soprattutto nelle aree verdi – aggiunge il consigliere comunale di Forza Italia Nicola Stanzani –. Veri e propri bivacchi e tendopoli con decine di persone, accumuli di sporcizia e di o gni tipo di materiale, spesso refurtiva di azioni criminose, falò non autorizzati e pericolosi, fino ad aggressioni in pieno giorno, fanno di quel parco un luogo insicuro e trascurato. E in tutto questo spicca la pressoché totale assenza dell’Amministrazione e in primis del Quartiere, più volte sollecitato dalle segnalazioni dei cittadini, ma incapace di dare risposte. A partire da una migliore illuminazione almeno nella zona di accesso di via Osoppo, più presidio e controlli, oltre che più cestini e pulizia. Un’Amministrazione, la nostra, troppo presa dal giocare un ruolo nella politica nazionale, per potersi preoccupare del benessere dei nostri concittadini".