La burocrazia sconfina spesso nell’assurdo, a volte nel grottesco, altre nel ridicolo. Come in questo caso. Dalla scoperta della malattia alla morte è trascorso poco più di un mese. Poi Anna (nome di fantasia), dipendente dell’Università di Bologna, se n’è andata per sempre, lasciando nel dolore familiari e amici. Tutto è successo con grande rapidità: e con altrettanta rapidità le è arrivata la multa, 15 giorni dopo il decesso. Aveva lasciato l’auto in uno degli stalli blu, zona Murri, avendo il permesso per residenti: ma, essendo morta, automaticamente è venuto meno il permesso da residente ed è scattata la sanzione. La mamma della donna è senza parole: "Quando ha parcheggiato, mia figlia non pensava certo di morire. Dopo, io ero distrutta e avevo dato le chiavi dell’auto a un vicino che ogni tanto la metteva in moto. E un giorno ha trovato la multa, importo 29,40 euro. Mi sono meravigliata della solerzia, non si tratta dei soldi. Ma dateci un po’ di respiro, date tregua a chi deve affrontare tutto questo".
"Un episodio spiacevole, che ci vede sensibili al dolore della famiglia colpita dal lutto – scrivono dal Comune –. Tuttavia, non ci sono responsabilità degli accertatori, che rilevano la scadenza del permesso senza poterne conoscere i motivi che l’hanno determinata". La multa è stata pagata, l’auto spostata in un parcheggio libero.
Chiara Gabrielli