PIER LUIGI TROMBETTA
Cronaca

Paolo Cancian, morto in moto: era ingegnere alla Lamborghini

Originario del Veneziano, aveva 25 anni: lavorava come progettista per la casa automobilistica di Sant’Agata. Lo scontro fatale con la vettura è avvenuto sulla provinciale: ferito e sotto choc anche l’automobilista

Paolo Cancian è morto in un terribile incidente in moto poco lontano dalla sede della Laborghini, dove lavorava come inegnere

Paolo Cancian è morto in un terribile incidente in moto poco lontano dalla sede della Laborghini, dove lavorava come inegnere

Bologna, 13 ottobre 2024 – Era ingegnere progettista alla Automobili Lamborghini di Sant’Agata Paolo Cancian, 25 anni, morto venerdì sera, intorno alle 19, in moto, a causa di un incidente stradale a poca distanza dall’azienda dove lavorava. Originario di Gruaro (Venezia), ingegnere ed ex studente dell’Università di Trieste, Cancian lavorava da poco più di un anno alla Lamborghini, come project manager.

Si era laureato in ingegneria a Trieste ed era entrato alla casa di Sant’Agata ad aprile dello scorso anno con uno stage. A marzo aveva terminato un master alla Muner (Motorvehicle University of Emilia-Romagna). Paolo Cancian è conosciuto come tutta la sua famiglia a Gruaro, dove anche il sindaco Giacomo Gasparotto ha espresso un pensiero di cordoglio a nome dell’amministrazione comunale e della comunità.

Secondo quanto si è potuto apprendere, l’ingegnere, in sella alla sua moto, una Cagiva 650 Raptor, era uscito dal lavoro, stava facendo rientro a casa (era domiciliato nel Modenese), e stava procedendo sulla strada provinciale 255 in direzione di Nonantola. Quando poco dopo una rotonda, in un tratto rettilineo, all’altezza del chilometro 16, il violento impatto con una Opel Astra condotta da un 37enne di San Giovanni in Persiceto. Nell’impatto entrambi i mezzi sono finiti in un campo e la moto si è spezzata.

I due veicoli coinvolti nell'incidente sulla Provinciale 255 a Sant'Agata: il centauro è morto sul colpo
I due veicoli coinvolti nell'incidente sulla Provinciale 255 a Sant'Agata: il centauro è morto sul colpo

L’automobilista,rimasto sotto choc, ha riportato delle fratture ed ha cercato invano di prestare i primi soccorsi al motociclista che purtroppo non ha resistito all’impatto. La dinamica dello scontro e la posizione dell’automobilista, sono al vaglio dei carabinieri della locale stazione, che sono prontamente intervenuti sul posto assieme ai sanitari del 118, all’elisoccorso ed ai vigili del fuoco.

"Rispetto all’anno scorso – sottolinea Mauro Sorbi presidente dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale - risulta quasi raddoppiata in provincia la percentuale dei motociclisti che hanno perso la vita: dal 20% al 40%, ovvero da 10 a 14 decessi. I frontali, come questo ultimo caso di Sant’Agata, sono la riprova di quanto la sicurezza delle strade sia insufficiente". E aggiunge: "In particolare, occorre il rinforzo degli organici sia a livello locale che nazionale, quindi una presenza più continua delle forze dell’ordine".